Olbia, acqua non potabile nella subfrazione di Mamusi: scatta divieto del Comune

Olbia. Il Comune di Olbia ha emesso un’ordinanza contingibile e urgente con la quale viene disposto il divieto di utilizzo ai fini alimentari dell’acqua erogata nella subfrazione di Mamusi, a seguito delle analisi trasmesse dal Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione della ASL Gallura, che hanno confermato la non idoneità alla potabilità delle acque distribuite nella zona.

Le verifiche tecniche eseguite sui campioni prelevati hanno evidenziato una situazione di criticità: dopo un primo riscontro di non conformità per valori di E.Coli e torbidità emerso il 21 luglio 2025, è arrivata successivamente una nuova comunicazione il 5 dicembre scorso in cui viene segnalato il superamento dei parametri relativi ai Trialometani Totali, con un valore rilevato pari a 385 µg/L. Pur essendo rientrati i valori relativi ai batteri coliformi, Escherichia coli ed enterococchi intestinali, resta dunque confermata l’inidoneità dell’acqua al consumo umano.

L’ordinanza n. 99 stabilisce che l’acqua non può essere utilizzata come bevanda né per cucinare o per preparazioni in cui rappresenta un ingrediente principale (come minestre, brodi, impasti). È consentito l’utilizzo solo per l’igiene personale e domestica e per il lavaggio degli alimenti, sebbene – nella prima comunicazione tecnica – fosse indicata la bollitura prolungata di almeno 15 minuti prima dell’uso per igiene e lavaggio. Il divieto rimarrà in vigore fino al ripristino dei parametri di conformità che sarà certificato dalla ASL. Il Comune ha disposto la trasmissione dell’ordinanza alla Polizia Municipale, ad Abbanoa, alla ASL e agli organi di stampa per la piena diffusione alla cittadinanza. È stata inoltre prevista la pubblicazione all’Albo Pretorio comunale.