Thursday, 11 September 2025

Informazione dal 1999

Cronaca, Nera

Costa Smeralda, POS in spiaggia per vendere merce contraffatta: maxi blitz della Guardia di Finanza

 Costa Smeralda, POS in spiaggia per vendere merce contraffatta: maxi blitz della Guardia di Finanza
 Costa Smeralda, POS in spiaggia per vendere merce contraffatta: maxi blitz della Guardia di Finanza
Olbia.it

Pubblicato il 10 September 2025 alle 12:02

condividi articolo:

Arzachena. La stagione estiva in Gallura è stata segnata da un’intensa attività di controllo da parte della Guardia di Finanza di Sassari, impegnata nella lotta al commercio abusivo e alla contraffazione nelle località turistiche più rinomate. I “baschi verdi” del Gruppo di Olbia hanno infatti condotto una serie di operazioni che, negli ultimi tre mesi, hanno portato al sequestro di oltre 4.300 prodotti falsi e alla denuncia di diciotto persone.

Il fenomeno si è concentrato soprattutto lungo le spiagge e nei borghi della Costa Smeralda, dove i venditori ambulanti irregolari hanno messo in atto un vero e proprio commercio parallelo. Solo in Gallura, le indagini hanno portato alla denuncia di nove persone per contraffazione e ricettazione, con il sequestro di più di 3.000 articoli contraffatti tra orologi, gioielli, accessori e articoli di pelletteria recanti i marchi dei brand più noti della moda internazionale.

Le indagini non si sono limitate al litorale. Nell’hinterland gallurese i finanzieri hanno scoperto un deposito con oltre 1.700 capi falsi, individuato dopo alcuni movimenti sospetti lungo la statale Olbia-Arzachena. All’interno di un caseggiato, una donna di origini senegalesi era stata sorpresa mentre utilizzava la struttura come base logistica per lo smercio illecito.

I prodotti sequestrati si distinguevano per un alto livello di sofisticazione: packaging accurato, etichette, garanzie del consumatore e persino QR Code falsificati. Ma la sorpresa maggiore è arrivata dal fronte dei pagamenti: alcuni venditori erano dotati di POS portatili contactless, utilizzati per transazioni elettroniche al pari di un qualsiasi esercente regolare. Gli accertamenti in corso mirano a ricostruire il flusso delle movimentazioni e a verificare se i proventi siano stati dirottati verso conti esteri.

L’operazione conferma l’impegno della Guardia di Finanza nel contrasto alla contraffazione, a tutela del Made in Italy, della leale concorrenza e della sicurezza dei consumatori, sempre più esposti a prodotti potenzialmente pericolosi.

La nota stampa è stata diffusa su autorizzazione della Procura della Repubblica di Tempio Pausania, precisando che i fatti descritti si riferiscono alla fase delle indagini preliminari e che ogni valutazione definitiva spetterà al giudizio di merito.