Santa Teresa Gallura. In merito alle presenze dei soldati di Israele in vacanza nelle strutture a Santa Teresa Gallura è intervenuta la sindaca Nadia Matta che con un post sulla sua pagina Facebook ha espresso la sua analisi in qualità di primo cittadino, chiarendo alcuni punti. I commenti non si sono fatti attendere ma la sindaca tira dritto.
"In questi giorni, a seguito della diffusione sui social di notizie riguardanti la presunta presenza di militari israeliani e delle manifestazioni che si sono svolte davanti a una struttura ricettiva del nostro territorio, sono stata contattata da diversi giornalisti in attesa di una mia dichiarazione ufficiale.
Non per mancanza di fiducia verso le rispettabili testate giornalistiche, ma per una questione di possibilità di avere a disposizione il giusto spazio per poter esprimere con chiarezza il nostro pensiero, senza equivoci, ho ritenuto più opportuno comunicare sul mio profilo Facebook personale".
Queste le parole con cui ha esordito la prima cittadina che prosegue: "ritengo doveroso fare chiarezza su alcuni punti fondamentali, nel pieno rispetto del ruolo istituzionale che ricopro. Il Sindaco non ha né competenze, né strumenti per conoscere le generalità, la provenienza o l’attività di ogni singolo ospite che soggiorna nel nostro territorio, né tantomeno può valutare eventuali implicazioni legate a problematiche di natura internazionale o di sicurezza per poi provvedere ad un eventuale allontanamento dal territorio. Questi compiti sono esclusivamente demandati alle Forze dell’Ordine, che operano con costanza e professionalità a tutela della sicurezza pubblica".
"Nonostante ciò, appresa la notizia delle manifestazioni dai social, mi sono tempestivamente informata presso il titolare dell’hotel interessato e presso le alte autorità competenti, per comprendere con esattezza cosa stesse accadendo.
Mi è stato riferito che le manifestazioni erano state organizzate per contestare la presenza di alcuni ospiti civili israeliani, ritenuti dai manifestanti militari inviati in Sardegna per una “vacanza relax”. Tuttavia, secondo quanto riferito dalle Forze dell’Ordine, non è emerso alcun elemento che faccia pensare alla presenza di militari né a situazioni irregolari".
Il FattoQuotidiano ha tuttavia effettuato un approfondimento sul tema, che potrete trovare al seguente link:
Ma la sindaca ha affermato: "Troviamo inaccettabile che, senza prove concrete, siano stati rivolti insulti gravi a persone che, fino a prova contraria, sono a tutti gli effetti ospiti civili e regolari di una struttura privata, nel pieno rispetto delle leggi italiane.
Ricordiamo, infatti, che in Italia non esiste alcuna legge che vieti la libera circolazione o il soggiorno di cittadini israeliani, così come di altri cittadini stranieri regolarmente in possesso dei requisiti previsti dalla normativa nazionale ed europea.
È quindi necessario ribadire che attribuire a questa Amministrazione responsabilità o competenze in merito all’arrivo e alla presenza di ospiti israeliani, così come la possibilità di impedirlo, è del tutto infondato. Se ci viene chiesto da che parte stiamo, rispondiamo senza esitazione e con fermezza: "noi stiamo dalla parte della pace, contro tutte le guerre".
"Proprio in quest’ottica, il Consiglio Comunale di Santa Teresa Gallura, dunque maggioranza e minoranza, ha trasmesso una nota all’ANCI Sardegna e all’ANCI Nazionale, con la quale si propone l’adozione, da parte di tutti i Comuni italiani, di una delibera di Consiglio unitaria contenente i seguenti punti:
• Esprimere una ferma condanna contro tutte le guerre;
• Condannare la gravissima crisi umanitaria in corso a Gaza, riconoscendo come disumani gli attacchi nei confronti della popolazione civile palestinese;
• Richiedere un immediato cessate il fuoco, l’apertura di corridoi umanitari permanenti e l’attivazione di solidarietà concreta verso le comunità colpite;
• Promuovere il riconoscimento internazionale dello Stato palestinese;
• Trasmettere tale documento alle principali istituzioni nazionali e internazionali.
Ma sia chiaro - precisa Matta: noi non ci schiereremo mai contro un intero popolo, perché questo rappresenterebbe la più grave e inaccettabile forma di razzismo". La sindaca dichiara con fermezza la volontà della pace ma al contempo ospita gli usurpatori di pace creando non pochi dissensi tra la popolazione locale e non solo.