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In Olbia: viaggio a ritroso nel tempo con Patrizia Anziani e Pinuccia Degortes

In Olbia: viaggio a ritroso nel tempo con Patrizia Anziani e Pinuccia Degortes
In Olbia: viaggio a ritroso nel tempo con Patrizia Anziani e Pinuccia Degortes
Angela Galiberti

Pubblicato il 22 July 2014 alle 17:30

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Olbia, 22 Luglio 2014 - Erano emozionate Patrizia Anziani e Pinuccia Degortes, questa mattina, mentre presentavano il frutto del loro duro lavoro nella Sala Giunta del Comune di Olbia. Un'emozione sincera, dovuta sicuramente alla sensibilità di queste due donne, ma anche all'importanza dell'opera che sono riuscite a portare a termine. In Olbia, curato da Patrizia Anziani in collaborazione con Pinuccia Degortes, è il trecentesimo volume della collana Atlante di Sardegna, costola del più ampio progetto Fototeca di Sardegna ideato da Biblioteca di Sardegna ed edito da Editoriale Documenta. E' un libro che raccoglie 280 foto d'epoca, le quali raccontano i primi 50 anni del '900 della Città di Olbia e delle sue famiglie. Scorrendo le pagine del volume, curato nei minimi dettagli, è possibile conoscere gli usi e i costumi di una città che non c'è più. Costumi d'epoca dei primi anni '30, i matrimoni, le feste, i ricordi di gioventù, anziani dai volti segnati e dalle vesti scure tradizionali, paesaggi spazzati via dal progresso o dalla Storia. Annamaria Turtas e Giovanni Franco Pala giocano sui miliari romani nei pressi di San Simplicio nel 1955, Iolanda Murgia e Giovanni Deiana siedono su una macchina che noi definiremmo d'epoca nel giorno del loro matrimonio (1932), Domenichina e Antonicca Pala posano con i costumi tradizionali di Bultei (1920), i ferrovieri di Olbia in posa per una bella foto di gruppo (1950), GIovanna Sini e Anna Scintu sono in piedi sugli scogli di Pittulongu agli albori nei ruggenti anni '60 (1959). Sono foto, queste, che raccontano la storia della Città e che danno sfogo a quell'identità olbiese troppo spesso dimenticata. Una identità che affonda le sue radici nel tempo e che è viva grazie alla tanta immigrazione che da sempre, Olbìa, ha accolto. Immigrazione dai territori vicini e dall'interno della Gallura e della Sardegna. Immigrazione dal "continente" italiano. Immigrazione da paesi lontani. "Questo è un lavoro che ha un'importanza straordinaria - ha detto il sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli -. Questo libro fotografico è veramente una enciclopedia che racconta intere generazioni. E' come fare un tuffo nella storia della nostra città". La presentazione del libro è fissata per sabato 26 Luglio alle ore 21:30 presso l'Archivio Mario Cervo di Olbia. "La Fototeca di Sardegna ha raccolto in questi anni 170mila foto - ha detto la curatrice del volume, Patrizia Anziani -. Durante la presentazione di sabato, vi sarà una mostra fotografica nella quale esporremo 50 foto selezionate dal libro. La mostra sarà accompagnata da un sottofondo musicale curato dall'Archivio Mario Cervo". La musica selezionata ripercorrerà il gusto musicale di quegli anni: dalle canzoni tradizionali ai motivetti più in voga. "La musica scelta riguarda l'epoca delle foto - ha detto Ottavio Cervo -. Si parte dagli anni 20 e si arriva agli anni '50". "Questa è la storia di Olbia, la storia della nostra infanzia - ha sottolineato Pinuccia Degortes, collaboratrice di Patrizia Anziani in questa avventura -. Abbiamo raccolto 800 foto, c'è spazio per un secondo volume".