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Pubblicato il 17 March 2020 alle 13:48
La Maddalena, 17 marzo 2020 - L'emergenza Covid-19 ha i suoi effetti anche sul complesso del sistema sanitario sardo: tutte le forze sono concentrate per contrastare l'epidemia, ma questo significa prendere decisioni forti e impopolari.
In base a una circolare dell'Ats, diversi ospedali "minori" vengono - per così dire - "depotenziati" per concentrare le forze sul Covid-19: lo stesso avviene al Paolo Merlo di La Maddalena che da Pronto Soccorso e Presidio di Emergenza-Urgenza diventa Punto di primo intervento.
A lanciare l'allarme è la Cgil Funzione pubblica con la segretaria generale Luisella Maccioni e la responsabile sanità Jessica Cardia.
"Significa che non solo si abbassano le protezioni e le sicurezze di quei territori, ma quel territorio non potrà garantire nessuna urgenza e nessuna emergenza, ma solo i codici bianchi perché tutto l’altro verrà dirottato In altri presidi. Oseremo dire che si mettono su le bassi per la cancellazione dei piccoli ospedali", attaccano le due sindacaliste.
"Inoltre sempre nella stessa nota leggiamo che con effetto immediato saranno sospese le turnazioni degli anestesisti e rianimatori - continuano Maccioni e Cardia -: alla Maddalena avevamo due anestesisti quindi verranno trasferiti in altri presidi pertanto depotenziando ulteriormente quel presidio".
E ancora: "Nella nota inoltre si legge che quelle risorse verranno impiegate in altri presidi per il Covid-19. Quindi nel peggior momento dove si dovrebbe potenziare gli ospedali si sfornisce un presidio ospedaliero si lasciano da soli li operatori ma ancora di più si abbandona un territorio, un isola".
Come specifica la Cgil, a La Maddalena oggi sono presenti due medici di Medicina, 5 medici di Pronto soccorso (tra cui 2 anestesisti), 5 Oss e 30 infermieri.
"Ci preme evidenziare che la Maddalena, in quanto isola, è un’area disagiata dove, al momento il servizio 118 viene espletato dai volontari della Croce Verde non esistendo attualmente un organizzazione che preveda un'ambulanza medicalizzata - spiega la Cgil Funzione Pubblica -, pertanto i pazienti in codice giallo o rosso con patologie tempo-dipendenti (ad esempio Infarto miocardico acuto, ictus cerebri, politeami, gravi insufficienze respiratorie ecc) per poter ricevere al più breve tempo possibile un'assistenza sanitaria non possono che essere condotti al Presidio Ospedaliero Paolo Merlo".
Secondo la Cgil "un servizio come quello dell’emergenza urgenza non possa essere soppresso come non si possa pensare che dei volontari possano trasferire da la Maddalena ad Olbia senza assistenza sanitaria pazienti con patologie gravi".
La Cgil sottolinea che gli altri presidi di Primo intervento sono sulla terra ferma, mentre La Maddalena è un'isola e dunque dipende molto dalle condizioni meteo.
"Questa è una misura iniqua - conclude la Cgil -. La sanità è universale e deve essere garantisca a tutta La Gallura, Maddalena compresa, non esistono territori di serie A o poi serie B. Esiste solo sul diritto costituzionale alla salute per tutti".
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