Olbia, 23 aprile 2020 - Le vacanze degli italiani al tempo del Coronavirus avranno di certo uno scenario completamente rinnovato. Le mete che tutto il mondo ci invidia e che ama visitare, permetteranno agli italiani residenti di goderne senza grandi spostamenti. Uno studio di settore realizzato da Demoskopika con il T.a.tu.r,(tasso di appartenenza turistica regionale) ci rivela quanti siano i residenti che si godono la vacanza nella loro regione, rispetto al flusso turistico. Viene denominato questo tipo di vacanza quale turismo di prossimità, ossia sempre all'interno dei propri confini nazionali. Facile intuire che coloro che per loro fortuna risiedono in Sardegna, sicuramente risentiranno ancor meno di non poter andare altrove. La nostra Isola è seconda solo alla Sicilia in merito ai turisti che non lasciano volentieri la loro terra per villeggiare. Demoskopika rivela che la terra siciliana è in testa con 3,2 milioni di arrivi di cui 1,3 milioni identitari e il 40,59% di appartenenza turistica. La nostra Sardegna e la Campania si pongono rispettivamente con il 29,06% e il 26,63%. I sardi che rimangono nella loro terra sono 534 mila su circa 1,8 milioni di potenziali vacanzieri. Di certo sono numeri che quest'anno sono destinati a crescere con ben 221 mila vacanzieri che ambirebbero a mete straniere per le proprie vacanze. Purtroppo si prevede che saranno impossibilitati dalle restrizioni anti Coronavirus, a grandi spostamenti. Da ricordare inoltre che almeno un milione di nostri conterranei varcano il mare per visitare la nostra Penisola. Bisognerà di certo offrire un ventaglio di offerte turistiche che oltre ai tradizionali canoni legati all'ospitalità, la bellezza dei luoghi, la qualità e l'unicità dei servizi, possa garantire anche un elevato livello di sicurezza per scongiurare una prevedibile fobia sanitaria. Ci si auspica che ai 90 milioni di introito turistico sardo abituale, ci si aggiunga solo per quest'anno, la fetta di mercato di chi parte fuori dall'Italia (pari a circa 38 milioni), più quello di chi sceglie di varcare i confini sardi rimanendo nei confini nazionali (circa 100 milioni). Quindi un giro d'affari pari a circa 226 milioni che farebbero davvero ben sperare. Non resta che prepararsi al meglio con le dovute precauzioni, trovando se possibile, ancora nuove motivazioni di attrattiva turistica.