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Pubblicato il 17 August 2019 alle 16:42
Olbia, 17 agosto 2019-L'estate non è ancora terminata e quest'anno il bilancio degli incendi è già pesantissimo. Nonostante il dispiegamento di forze a tutti i livelli, la campagna di prevenzione, la preventiva pulizia delle fasce dei terreni, la collaborazione di tutti gli enti, con le varie associazioni onlus e venatorie questo 2019 si profila come un anno nero.
Stefano Deliperi in un duro comunicato a nome delL.A.C. WWF Gruppo d'Intervento Giuridico onlus ha precisato che la Regione autonoma della Sardegna con deliberazione Giunta regionale n. 32/58 dell'8 agosto 2019, "Dichiarazione di sussistenza dello stato di emergenza nel territorio della Regione Sardegna, in conseguenza degli eccezionali incendi a partire da luglio 2019") hagià a dichiarato lo stato di emergenza.
Si legge a firma di Deliperi "nel silenzio, pare proprio che nelle stanze assessoriali si lavori per una nuova stagione di caccia che accolga le peggiori istanze del mondo venatorio. In grave ritardo è stato chiesto il parere di legge sulla proposta di calendario venatorio regionale 2019-2020 all'I.S.P.R.A. e tuttora non è stato convocato il Comitato regionale faunistico per il relativo esame: nulla trapela dagli uffici assessoriali, ma il parere n. 49150 dell'8 agosto 2019 è stato reso daall'I.S.P.R.A., consulenteex legedi tutte le amministrazioni pubbliche in Italia, ed è pesantemente negativo sulla proposta di calendario venatorio: in assenza di pianificazione faunistico-venatoria e di adeguati censimenti non è consentita la caccia alla Tortora, alla Pernice sarda, alla Lepre sarda, mentre non dev'essere consentita la caccia al Moriglione e alla Pavoncella, per riscontrata rarefazione a livello nazionale e internazionale.
La caccia al Beccaccino deve chiudere entro il dicembre 2019, mentre al Tordo sassello, Tordo bottaccio e Cesena deve avvenire entro il 20 gennaio 2019, in base a norme e documenti scientifici internazionali (c.d.Key Concepts).
E queste sono solo alcune dellecensureprincipali - continua Deliperi -I tempi si dilatano con l'intento nemmeno tanto celato di far comprimere i giorni utili per un'eventuale impugnazione da parte delle Associazioni ambientaliste e animaliste davanti ai Giudici amministrativi,come già avvenuto con successo negli ultimi anni.
Tuttora non è stato approvato il piano faunistico-venatorio regionale e sono scarsi i censimenti e i monitoraggi faunistici. È questo il modo di gestire il patrimonio faunistico isolano?" conclude Deliperi.
Alla luce di tutte queste argomentazioni messe nere su bianco le associazioni ambientaliste e animaliste della Sardegna scendono quindi in campo con la ferma intenzione di non lasciare nulla di intentato per la difesa della fauna selvatica nell'isola.
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