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Olbia: via le isole ecologiche, ma dove finiranno i rifiuti?

Dove finiranno i rifiuti illegali in assenza degli ecobox "Cambia Olbia"?

Olbia: via le isole ecologiche, ma dove finiranno i rifiuti?
Olbia: via le isole ecologiche, ma dove finiranno i rifiuti?
Patrizia Anziani

Pubblicato il 27 May 2024 alle 20:00

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Olbia. Il problema dei rifiuti ad Olbia non è una novità. Tantissimo è stato fatto dall'amministrazione comunale per venire incontro ai cittadini, specie i vacanzieri, al fine di aiutarli a conferire meglio i rifiuti, nel rispetto delle leggi e dell'ambiente. Già nel 2016, con delibera numero 436 del 10 ottobre,  si leggeva: "Il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti lungo la strada invece è dovuto certamente all’inciviltà delle persone, ma è anche “favorito” dalla mancanza di punti di conferimento presidiati dove il cittadino, anche turista, ha la possibilità di conferire i rifiuti opportunamente differenziati. Al fine di porre rimedio alle criticità rilevate e opportuno procedere ad una rimodulazione del progetto sia relativamente al servizio di spazzamento che per la realizzazione di isole ecologiche presidiate anche mobili. Tale rimodulazione dovrà ovviamente avvenire senza ulteriori costi a carico della Amministrazione"(leggi qui articolo completo).  Il 31 ottobre dello stesso anno ecco l'inaugurazione al Molo Brin del primo di una serie di ecobox da dislocarsi in diversi punti strategici della città. Con l'approssimarsi della bella stagione, però, tutto ritorna irrimediabilmente come prima.

Le isole ecologiche denominate ecobox

Così utili, tecnologiche, considerate un vero gioiello per incentivare maggiormente il buon conferimento dei rifiuti, da qualche tempo vengono completamente invase oltre il limite conferibile, costringendo gli uomini della De Vizia a turni di lavoro che suonano veramente come una beffa.

Un esempio tra tutti è il caso, che proponiamo alla vostra attenzione, accaduto oggi, 27 maggio 2024,ci è stato segnalato da una residente. L'isola ecologica di Poltu Cuadu alle ore 8:00 era sommersa di rifiuti. Gli operatori di buon grado hanno ripulito tutto, ma ecco che alle ore 13:00, ovvero neanche 5 ore dopo, un furgone accosta vicino alla piazzola e scarica diversi sacchi di rifiuti indifferenziati come fosse tutto normale (vedi foto di copertina).  Un atto illecito che dovrebbe essere sanzionato per legge. Ma chi controlla? perché, al momento in cui scriviamo, alcune delle telecamere di sorveglianza degli ecobox risultano in qualche modo manomesse e quindi non c'è alcuna possibilità di individuare eventuali "sporcaccioni" dell'ambiente.

La battaglia contro la plastica. Gli sforzi del comune e dei cittadini premiati con un importante riconoscimento da Pastic Free

Lo scorso 13 marzo 2024 il comune aveva ricevuto un importante riconoscimento dall'ente nazionale denominato Plastic Free (leggi qui nostro articolo). Il primo cittadino, Settimo Nizzi aveva così commentato: "La nostra città ha dimostrato di meritare questo importante riconoscimento, superando la valutazione rigorosa del comitato interno. Il premio ci riempie di orgoglio e conferma che la strada perseguita dalla nostra amministrazione è quella giusta. Continueremo a lavorare per rendere Olbia sempre più sostenibile e rispettosa dell’ambiente attraverso il contrasto all’abbandono illecito dei rifiuti, la sensibilizzazione della popolazione verso le tematiche ambientali e tutte le altre attività che hanno concorso a portarci a questo successo e a migliorare la qualità della vita delle persone che vivono nel nostro territorio".

L'importanza di seguire le regole per conferire bene i rifiuti è fondamentale per l'ambiente

È inutile negare che un buon conferimento dei rifiuti è un pilastro fondamentale per la sostenibilità ambientale e il benessere delle comunità. Una corretta separazione e smaltimento dei rifiuti permette non solo di ridurre l'impatto sull'ambiente, ma anche di valorizzare i materiali riciclabili, contribuendo all'economia circolare.

Seguire le linee guida locali per la raccolta differenziata è essenziale, poiché ogni comune può avere regolamenti specifici che ottimizzano il processo di riciclaggio. L'utilizzo di sacchetti appropriati per i diversi tipi di rifiuti può migliorare significativamente la qualità del materiale recuperato, facilitando il lavoro degli impianti di trattamento. Inoltre, una gestione efficace dei rifiuti riduce la quantità di detriti che finiscono in discarica, diminuendo la produzione di gas serra e conservando risorse preziose. Educare i cittadini sull'importanza del corretto conferimento dei rifiuti e sulle pratiche di riciclaggio è quindi un investimento nel futuro del pianeta e nella qualità della vita di ogni individuo.

Via gli ecobox dalla città, dove finiranno i rifiuti illegali?

A seguito delle numerose lamentele, riguardo agli ecobox ricolmi di rifiuti come se fossero discariche, il 25 maggio, il sindaco ha annunciato il drastico provvedimento dalle pagine de La Nuova Sardegna: "saremo inflessibili, anche con sanzioni pesanti. È una battaglia di civiltà. Non possiamo permetterci il lusso di avere delle discariche in città. Così rimuoveremo le isole ecologiche. Dispiace, perché erano state acquistate con i soldi dei cittadini".  E ora questi ultimi si chiedono dove finiranno quei rifiuti illegali in assenza delle ecoisole "Cambia Olbia", e dove verranno comunque buttati.

La battaglia contro i rifiuti e la diana di San Simplicio a Poltu Quadu 

Lo scorso 15 maggio, nel giorno della festa di San Simplicio, la diana ha dato la sveglia alla città. Il primo quartiere scelto per la particolare sveglia mattutina è stato proprio il quartiere di Poltu Cuadu, uno dei quartieri di Olbia al momento sotto scacco dei cinghiali, questi ultimi evidentemente attirati in città anche dai proliferare dei rifiuti abbandonati. Ad accogliere i suonatori una immagine sicuramente poco decorosa, che a distanza di nove giorni poco è cambiata. Un segno che qualcosa deve sicuramente ancora migliorare a partire anche da ogni singolo cittadino, che deve, lui stesso, rendersi responsabile conferendo meglio i rifiuti, talvolta anche recandosi al comodo Ecocentro ubicato nella zona industriale cittadina. 

Nel 2016 la prima istallazione di un ecobox ma quel "cambia Olbia" andrebbe riscritto

Sono passati quasi 8 anni dalla prima istallazione di un ecobox in città e a breve bisognerà ripensare a come far rispettare le regole del conferimento rifiuti senza che questi finiscano irrimediabilmente sui bordi delle strade o dentro ai cespugli, nei casolari abbandonati o nei terreni altrui. E forse è proprio il caso di dire non più quel "cambia Olbia", ma "sveglia Olbia!".