Sunday, 21 September 2025

Informazione dal 1999

Bianca, Cronaca

Olbia, sciopero generale del 22 settembre: le Associazioni in piazza

Ecco il comunicato di Non Una di Meno Nord Sardegna e Pride Infogau

Olbia, sciopero generale del 22 settembre: le Associazioni in piazza
Olbia, sciopero generale del 22 settembre: le Associazioni in piazza
Barbara Curreli

Pubblicato il 21 September 2025 alle 19:00

condividi articolo:

Olbia. In occasione dello sciopero generale indetto da USB a sostegno del Popolo Palestinese e dell’impresa della Global Sumud Flotilla, la città di Olbia scende in piazza per aderire ancora una volta alla protesta contro il genocidio. La manifestazione è chiamata alle ore 10 da piazza Crispi per raggiungere insieme piazza del Comune.

"Dopo settant’anni di oppressione, il popolo palestinese, sulla soglia dell’estinzione, viene costretto ancora una volta alla Nakba, la catastrofe, che già nel 1948 costrinse più di
600.000 persone ad abbandonare la propria terra sotto la spinta espansionistica di Israele. Oggi più che mai - recita il comunicato a firma delle associazioni Non Una Di Meno Nord Sardegna e Pride Infogau - appare evidente come la collusione coi governi occidentali, Italia compresa, sia il carburante che alimenta la macchina di morte Sionista di Israele".

"Tutte le misure proposte nelle sedi internazionali contro Israele e il suo establishment vengono puntualmente respinte, grazie ai voti contrari dei paesi complici come Germania, Italia e Stati
Uniti. Lo spauracchio del terrorismo e l’islamofobia sono ancora una volta usati dai nostri governi come pretesti per annichilire popoli, depredarne le risorse, occuparne i territori, silenziarne la storia, arricchire le multinazionali a partire da quelle produttrici di armi e del fossile. In Sardegna - come riporta la nota con tanto di analisi dettagliata - si sperimenta lo sterminio: siamo testimoni, delle innumerevoli esercitazioni che avvengono a Quirra e a Decimomannu, dove anche l’esercito israeliano opera. Luoghi sottratti alla nostra popolazione e consacrati alla malattia e alla morte. Siamo testimoni inermi della produzione di bombe e di droni alla RWM di Domusnovas, le stesse macchine assassine usate nello Yemen e a Gaza".

"Siamo complici indifferenti di quello che accade in Costa Smeralda, dove i militari genocidari e le compagnie operanti nell’occupazione della Cisgiordania, vengono a fare le vacanze e dove i nostri lavoratori e le nostre lavoratrici sono costrett* a servirli in silenzio. Siamo vittime dell’oppressione di un governo che accusa di pericolosità sociale un gruppo di attivist*,cercando di silenziare la loro voce con un foglio di via dalla città di Olbia, responsabili solamente di aver denunciato lo sterminio di un intero popolo e essersi oppost* alle scelte di un governo complice - prosegue la nota stampa.

"Così mentre una commissione delle Nazioni Unite certifica una volta per tutte che quello a cui stiamo assistendo è un genocidio e chiede la cessazione delle forniture di armi, i ministri estremisti Israeliani fanno a gara a lanciare il commento più atroce, il nostro ministro dei trasporti Salvini avvalla l’operato del governo sionista alla tv israeliana, il vicepresidente Tajani ammette finalmente l’esistenza di un genocidio, ma nega ogni responsabilità del governo su quello che accade a Gaza; mentre tutto questo accade, la macchina di morte Israeliana continua la sua corsa contro il tempo, nel tentativo di causare quanti più danni possibili ai palestinesi della striscia di Gaza in stato d’assedio e nella Cisgiordania occupata".


Conclude il comunicato : "Scendiamo per strada questo lunedì chiedendo:

- la cessazione di ogni rapporto del nostro governo con Israele;

- la mobilitazione e il supporto delle nostre istituzioni, locali, regionali e nazionali per la fine del supporto a questo sterminio, prima che sia troppo tardi.