Saturday, 20 September 2025
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Pubblicato il 20 September 2025 alle 11:51
Olbia. Cinque giorni di preavviso per uno spostamento di sede: dalla sede centrale Ipia, nel centro urbano di Olbia, alla sede dell'Agragrio, in via Vena Fiorita e piena periferia. Per questo motivo, un gruppo di studenti e di genitori ha deciso di farsi sentire.
"Se stiamo zitti non succede mai niente": è così che R.S., genitore di una delle alunne spostate in via Vena Fiorita, esordisce parlando di questa problematica. Un intero corso, dalla prima alla quinta classe, è stato spostato nella sede dell'Agragrio: si tratta di una sessantina di studentesse che frequentano il corso per Operatore Socio Sanitario. Motivo dello spostamento? La mancanza di classi. Non certamente una novità nella città di Olbia, è un problema che intere generazioni di olbiesi conoscono almeno dalla metà degli anni '90. Sono passati 30 anni e non si vede la fine di questo tunnel, nonostante progetti, nuovi edifici (a volte in zone scomode) e buone intenzioni.
Il gruppo di genitori e studentesse lamenta essenzialmente tre cose: il poco preavviso (cinque giorni prima dell'inizio della scuola, qualche genitore non si era neanche accordo del cambiamento e ha portato le proprie figlie all'Ipia), il mancato coinvolgimento ("Se facessero a turno non sarebbe un grosso problema"), lo stato dell'Agragrio.
"La scuola si sceglie anche in base alle proprie esigenze, se lo avessimo saputo per tempo magari avremmo tentato di spostare nostra figlia allo Scientifico, dove c'è lo stesso corso, ma con il latino", continua.
La scomodità della sede dell'Agrario è un tema ricorrente: è in periferia, non è una zona ben servita dai mezzi pubblici (gli orari del bus diretto a Loiri non vanno bene, il 4 non passa in alcune zone in cui abitano le studentesse e la fermata più vicina del numero 1 è all'ex tribunale), non ci sono marciapiedi, non c'è spazio per parcheggiare le auto.
Anche lo stato in cui versa lo stabile è oggetto di critiche: la foto di copertina è abbastanza eloquente.
Ciò che stuentesse e genitori desiderano è una risposta pubblica ed esaustiva sulle motivazioni e un confronto per trovare una soluzione che sia soddisfacente per tutti.
C'è però un dato fondamentale: la mancanza di aule è un dato oggettivo a cui si può porre rimedio in soli due modi. O si affitta uno spazio o si costruische un edificio ex novo. L'Ipia è stato costruito accanto al rio Seligheddu ed è stato colpito da un'alluvione: nei terreni pubblici accanto alla scuola non si può mettere neanche uno spillo (del resto, anche volendo e potendo, non vi è neanche l'ombra delle fantomatiche opere di mitigazione promesse).
Qual è l'ente responsabile delle scuole di secondo grado? La provincia: il commissario attuale è Rino Piccinnu e la Provincia del Nord-Est è indipendente relativamente da poco tempo. Il 29 settembre, però, la palla passerà al sindaco di Olbia, Settimo Nizzi: toccherà a lui prendere il "toro per le corna" e affrontare il problema.
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