Sunday, 21 September 2025
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Pubblicato il 21 September 2025 alle 09:00
Olbia. Cari lettori, eccoci ancora a trattare argomenti importanti nel campo dell’educazione. In questo nuovo numero della nostra rubrica “Pillole di benessere e crescita personale” ci concentreremo sul rapporto genitori/figli e sulle tecniche più funzionali ai fini di una sana crescita armoniosa. A guidarci in questo percorso tanto delicato quanto carico di responsabilità sarà la dott.ssa Michelle Oetterli, fondatrice della scuola d’emozioni cittadina Magical Dots JR.
I bambini sono per natura curiosi. Sono come dei piccoli esploratori che vogliono scoprire e imparare tutto. Oggigiorno, tuttavia, hanno spesso troppo da fare e, per via dei troppi impegni, sono costretti a gestire varie pressioni familiari e sociali che rischiano di sovraccaricarli dal punto di vista emotivo. Per questo motivo si stancano spesso e facilmente, sono distratti e irrequieti.
“I nostri bambini fanno troppo e questo non gli permette semplicemente di "Essere" – spiega Michelle - Diventano grandi troppo in fretta, prima di essere stati abbastanza a lungo bambini. Il loro “bottone START” funziona, ma bisognerebbe permettergli di utilizzare anche i loro “tasti” di PAUSA e di ASCOLTO”
I bambini vivono infatti una vita emotiva ricchissima perché il loro cervello è in piena fase di evoluzione. Risulta di conseguenza molto importante per loro imparare a riconoscere le proprie emozioni, indentificare ciò che provano e sentono e saperlo formulare riconoscendone anche l'origine e il motivo scatenante. Spesso, infatti, alcune emozioni prendono il sopravvento e, per l'equilibrio emozionale del bambino, sviluppare la capacità di regolare le proprie reazioni emotive diventa fondamentale. D’altronde, “Solo sviluppando l'intelligenza emotiva si può arrivare alla consapevolezza di tutto ciò che accade dentro di sé e negli altri e imparare a regolare il proprio comportamento” conferma la dott.ssa Oetterli.
Ma qual è il ruolo dei genitori in tutto questo processo? “Per diventare PADRONE DELLE PROPRIE EMOZIONI vostro figlio ha bisogno di voi – sprona l’esperta rivolgendosi direttamente alle mamme e ai papà - Oggi molti ricercatori sostengono che il cervello del bambino fatichi a regolarsi da solo, e che in certe situazioni di stress, paura e capricci abbinate ad altre tensioni (provenienti da parte nostra) peggiori soltanto la situazione, a volte è già fuori controllo. La scienza ha dimostrato che accogliere e rispondere in modo gentile alle emozioni del bambino lo rende, col tempo e durante il suo percorso di crescita, capace di padroneggiarle. La nostra presenza, le parole che usiamo e l'atteggiamento che assumiamo, fanno sì che nel suo corpo si sprigionino specifici ormoni, innescando lo sviluppo di circuiti neurologici che gli saranno utili durante tutta la vita. Dobbiamo essere noi, con i nostri modi, il migliore esempio per loro, accettando naturalmente anche quando le cose ogni tanto vanno non nel modo desiderato”.
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