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Olbia: il carabiniere Fedele Selvio saluta e ringrazia l'Arma

Una lunga carriera militare

Olbia: il carabiniere Fedele Selvio saluta e ringrazia l'Arma
Olbia: il carabiniere Fedele Selvio saluta e ringrazia l'Arma
Olbia.it

Pubblicato il 01 September 2022 alle 10:31

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Olbia. Da oggi, 1 settembre 2022 l’appuntato Scelto Q.S.. Fedele Selvio, classe 1965, decano della Centrale Operativa del Reparto Territoriale di Olbia, è stato collocato in congedo a domanda.

 "Nato a Castro dei Volsci (FR) un piccolo centro della Ciociaria (Basso Lazio), figlio di un Maresciallo dell’Aeronautica Militare, poco meno che ventenne si è arruolato nell’Arma dei Carabinieri. Trasferito in Sardegna nel 1985, dove ha prestato servizio nei primi anni nel nuorese poi nel sassarese, dopo aver contratto matrimonio è stato trasferito ad Olbia nell’agosto 1990. Dal matrimonio sono nate due figlie Valentina e Monica. Proprio quest’ultima fiera del lavoro del padre dopo essersi laureata ha deciso di proseguirne il percorso del padre, prendendone il testimone con grande orgoglio personale e famigliare e si è arruolata nell’Arma dei Carabinieri".

"Da giovane Carabiniere quando è giunto in città si è dimostrato persona umile, generosa ed ha maturato in città la sua crescita professionale che si è evoluta praticamente di pari passo alla crescita demografica ed economica della città. Si è dimostrato dotato di notevole spirito di sacrificio verso l’Istituzionale senza mai trascurare tuttavia i propri affetti. Gli incarichi ricoperti ad Olbia sono stati dapprima Addetto presso la Centrale Operativa del Comando Compagnia nella vecchia sede di Via D’Annunzio, poi successivamente trasferitasi nel 2004 nella nuova ed attuale sede di Via degli Astronauti, che nel frattempo è stato elevato in Reparto Territoriale nel 2008. Negli anni ha vissuto la crescita demografica nonché il cambiamento dell’attività criminale che ha investito questa città".

Il militare ha lavorato, insieme ai suoi colleghi, in un contesto particolarmente complesso. Negli anni 90 Olbia ha vissuto momenti bui costellati da omicidi, attentati dinamitardi, rapine e di sequestri di persona.  Come ad esempio nel 1991 l'omicidio dell’Appuntato NIEDDU Giuseppe, insignito della Medaglia d'oro al valor civile (alla memoria), che viene assassinato barbaramente sotto la sua abitazione di Olbia nel dicembre del 1991 tutt’oggi ad opera di ignoti. Ma anche i sequestri di persona: nel 1992 sequestro di persona a scopo di estorsione ai danni del piccolo Farouk KASSAM avvenuto a Porto Cervo prelevato da un commando dalla villa di famiglia, ubicata in località Pantogia; 1993 sequestro di persona a scopo di estorsione ai danni di Miriam FURLANETTO moglie del notaio Giuliani avvenuto ad Olbia nella sua abitazione di via Delle Terme, da alcuni banditi vestiti da Carabinieri. 

Il Carabiniere Selvio ha partecipato alla preparazione dei grandi eventi: la preparazione del G8 di La Maddalena che tuttavia non si concretizzò a causa dello spostamento dell’evento nella città dell’Aquila; alla visita di vari capi di Stato e di Governo tra cui il Presidente Russo Vladimir PUTIN; del primo ministro inglese Tony BLAIR, del primo ministro spagnolo ZAPATERO, tutti ospiti a Porto Rotondo in località Punta Lada presso la Villa dell’allora Presidente del Consiglio On. Silvio BERLUSCONI. 2010, Omicidio di due cittadini albanesi e ferimento di altri, da parte di Nino CHERCHI ben noto alle Forze dell'Ordine per i suoi trascorsi importanti da nel banditismo sardo; 18 novembre 2013 Alluvione di Olbia ed Arzachena quel giorno, Olbia ed Arzachena pagarono il prezzo più alto del passaggio del ciclone Cleopatra, allagamenti, frane e black-out: la tempesta in poche ore mise in ginocchio la città che già piangeva le numerose vittime.

"Descrivere quei momenti di quella non è facile, la furia della natura fu devastante nonostante tutti gli sforzi e le forze messe in campo, contro quel disastro le forze in campo rimanevano impotenti, il 112 non smetteva mai di squillare, le richieste di soccorso erano innumerevoli e le urla di chi era in pericolo erano strazianti. Lo straordinario aiuto delle forse dell’ordine e dei molti volontari, purtroppo non bastò in quel maledetto giorno in molti persero la vita. Lavorare per così per tanti anni ad un numero d’emergenza, e assistito migliaia di persone anche solo con una parola di conforto, ha rappresentato per l’Appuntato FEDELE un vero onore ed orgoglio", dichiara il neo pensionato.

"Il militare dedica un GRAZIE ALL’ARMA DEI CARABINIERI per avergli dato un’opportunità di vita, alla sua famiglia che gli è stata sempre vicino anche nei momenti difficili, tutti i Comandanti ed i colleghi di lavoro in servizio ed anche quelli in congedo con cui ha lavorato nel corso degli anni che gli hanno permesso di raccontare questa bellissima e gratificante esperienza di vita. L’Appuntato Fedele gradirebbe concludere con una citazione del Generale di Corpo d’Armata Luigi Robusto, quando era Comandante della Legione Carabinieri Sardegna durante una visita presso il Reparto Territoriale di Olbia: “Il Carabiniere è come un muretto basso, dove tutti poggiano il piede per potersi allacciare le scarpe”, il cui significato nel contesto era da attribuirsi alla vicinanza dell’Arma dei Carabinieri alla gente, perchè i cittadini si rivolgono alla Caserme o al 112 N.U.E. non solo per denunciare reati ma anche per chiedere consigli, aiuto nella risoluzione di problemi della vita quotidiana o semplicemente per una parola di conforto", conclude il neo pensionato.