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Olbia, Bollino Rosa al Giovanni Paolo II: le critiche sui social

Le dichiarazioni del presidente dell'Avis Olbia, Gavino Murrighile

Olbia, Bollino Rosa al Giovanni Paolo II: le critiche sui social
Olbia, Bollino Rosa al Giovanni Paolo II: le critiche sui social
Ilaria Del Giudice

Pubblicato il 03 December 2023 alle 07:00

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Olbia. La Fondazione Onda, nella sede del Ministero della Salute, ha riconfermato anche per il biennio 2024/2025 l’assegnazione del Bollino Rosa all’ospedale Giovanni Paolo II, per la presenza di servizi di prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili.

Si legge nella nota della Asl Gallura: "Nella struttura ospedaliera sono presenti infatti: il Percorso Rosa del Pronto Soccorso, con una stanza per le pazienti che si presentano denunciando casi di violenza di genere; il Percorso Donna nell’Unità Operativa di Radiologia in sinergia con quella di Oncologia, prevedente la riduzione dei tempi d’attesa degli esami per le pazienti oncologiche; progetti di umanizzazione delle cure e programmi di comunicazione rivolti alle mamme; l’ambulatorio di Uroginecologia, per contrastare i disturbi del pavimento pelvico. Inoltre sono attivi i numeri diretti per le prenotazioni dei servizi negli ambulatori ginecologici e le Unità Operative che aderiscono alle Open Week, le settimane dedicate alla prevenzione in ambito ginecologico, oncologico, neurologico e di Medicina Interna".

Alla notizia divulgata dalla stampa e dal nostro stesso quotidiano Olbia.it, il presidente dell'Avis Olbia Gavino Felice Murrighile nella sua pagina Facebook ha postato le immagini dei giornali che riportavano la notizia, dichiarando: “PRIMA O POI LA GENTE SI INCA*** DAVVERO. Sembra uno scherzo. E’ giusto dare le notizie, ma è giornalisticamente ancora più corretto verificarle. Se solo foste andati a parlare con i medici, con chi lavora negli ambulatori, avreste potuto prendere atto che siamo nel terzo mondo e quel bollino del ca**o è un oltraggio all’intelligenza delle donne. Ma non vi capita mai di pensare che tra quelle donne ci sono: vostra madre, vostra moglie, vostra sorella, vostra figlia? Ad Olbia, se vuoi fare una mammografia, uno screening della cervice uterina, in tempi ragionevoli, che ti spetterebbero di diritto, devi sborsare almeno 150 euro. Ma come si possono diffondere notizie così farlocche quando molte donne, che non possono permettersi la prevenzione, rinunciano a curarsi. C’è da piangere e/o urlare. Ma che questi chiacchieroni possano anche fregiarsi di premi, utili solo alla propaganda di regime, merita che sia la procura ad occuparsene. Ma li leggete i commenti della gente comune? Delle donne? Purtroppo non potrete leggere cosa dicono i medici, perché a loro, contrattualmente, è VIETATO parlare dell’azienda nella quale operano. L’unico megafono è quello che proviene dal “palazzo del sudore”, così come è conosciuta la sede della ASL GALLURA, e dai loro megafoni servili. VERGOGNA. DIMETTETIVI prima che sia la gente a pigliarvi a pedate nel c**o. A tutto c’è un limite…. anche alla “prostituzione” intellettuale”.

Una polemica dai toni coloriti che, a detta del presidente Avis Olbia Murrighile, farebbe da portavoce di un malessere generale cittadino, avvertito in termini di lunghe attese, nonché di difficoltà reali nell’accesso alle visite e alle cure, nonostante l’istituzione dei servizi premiati nella struttura. La stessa redazione di Olbia.it negli anni ha riportato varie vicende collegate alla sanità e ai disagi vissuti dai cittadini olbiesi e non.