Tuesday, 20 May 2025
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Pubblicato il 25 November 2021 alle 06:00
Olbia. Sembra esserci una svolta clamorosa nella ricerca di Silvana Gandola, la 78enne scomparsa a marzo nei pressi di Portobello: l’avvocato Gianfranco Piscitelli (di Penelope onlus Sardegna, l’associazione che si occupa di persone scomparse) e la figlia della donna scomparsa sono stati avvisati di una serie di segnalazioni ad Olbia.
“Ieri un Guardian Angels di Olbia ha segnalato la presenza ad Olbia di una donna in via Roma con l'aspetto di una senzatetto con abiti scuri e scarpe nere e dopo aver visto il volantino di ricerche ha avvertito la figlia e confermato ai Carabinieri che si assomigliava moltissimo alla scomparsa da Aglientu Silvana Gandola. La figlia Laura ha passato la notte a cercarla. Chiunque abbia notato o veda questa donna vagare per Olbia avverta immediatamente le Forze dell'Ordine, la figlia Laura al n. 334.1890309 o Penelope Sardegna nella persona del Presidente avv. Gianfranco Piscitelli al n. 388.6311738. La scomparsa, rispetto alle foto sarà certamente più magra ed emaciata e con evidente crescita bianca ai capelli. Prestare la massima attenzione, Silvana soffre di sordità ed ha un principio di Alzheimer. Condividete”: questo l’appello diramato immediatamente dopo le segnalazioni.
“Il primo avvistamento è stato in viale Aldo Moro, di fronte al negozio Okky, intorno alle 11:30; uno dei Guardian Angels ha riferito di aver visto, infatti, una donna molto magra, vestita di un cappotto nero e lungo, con i capelli scompigliati, molto somigliante alla foto di mia madre. La segnalazione è stata fatta di sera, grazie alla foto che casualmente avevo lasciato due sere fa passando da Olbia. La seconda segnalazione è stata fatta da una barista, che avrebbe visto intorno alle 18:30 la stessa donna in via Vittorio Veneto, molto smarrita e disorientata; anche l’addetta ai controlli all’ingresso dell’ospedale vecchio sostiene di aver visto la stessa donna, e così l’inserviente dei bagni della stazione ed un senzatetto” racconta la figlia, Laura Rizzi.
L’anziana è una delle centinaia di persone scomparse in Sardegna: originaria di Torino, soggiornava da tempo in Portogallo col marito in pensione. Morto il consorte, aveva deciso, in accordo con l’unica figlia, di proseguire la sua vecchiaia in Sardegna, a Badesi: amante del mare e del buon clima, aveva optato per una soluzione che le consentisse di riavvicinarsi all’Italia e di gustare le proprie giornate all’ombra di una tranquillità evidente, malgrado i suoi problemi d’udito ed un principio di Alzheimer.
Ancora autonoma, era in quotidiano contatto con una figura a metà tra amica e badante, con la quale soleva intrattenersi e passeggiare: è proprio questa donna la figura chiave di questo caso di scomparsa, in quanto unica testimone degli ultimi momenti dell’anziana; dalla sua versione dei fatti, però, emergono diverse incongruenze, saltate all’occhio attento degli inquirenti ed a quello, espertissimo, dell’avvocato Gianfranco Piscitelli, legale della famiglia.
“La procura di Tempio spinge per archiviare il caso, ma noi ci stiamo opponendo perché riteniamo ci sia ancora da indagare. Questa segnalazione ha riaperto uno scenario che io stessa avevo messo da parte, considerato il lungo lasso di tempo trascorso dalla scomparsa; i Guardian Angels ritengono che questa donna vista ad Olbia sia una nuova senzatetto, qui da poco. Da ieri mattina vedo, per fortuna, delle pattuglie che girano in città, io stessa sto continuando a girare e fare volantinaggio e malgrado sia partita convinta di un’altra versione, spero davvero che possa trattarsi di lei” conclude Silvia Rizzi.
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