Friday, 19 September 2025
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Pubblicato il 19 September 2025 alle 10:42
Olbia. "Il dissenso è diventato reato, stiamo diventando uno Stato di Polizia": così si è chiuso l'intervento della deputata M5S Susanna Cherchi nel question time di questa mattina, dedicato all'interrogazione sui vogli di via emessi dalla Questura di Sassari ai danni di alcuni manifestanti che avevano partecipato al sit-in del 31 agosto all'aeroporto Costa Smeralda contro l'arrivo di soldati israeliani in vacanza per un periodo di "decompressione" dal genocidio in corso attuato, nella più totale indifferenza internazionale, da Israele.
Nell'interpellanza urgente, l'onorevole Cherchi ha chiesto conto di questi fogli di via, chiedendo le motivazioni e sperando di ottenere spiegazioni sulla villeggiatora di chi, oggi, perpetra crimini contro l'umanità e genocidio in diretta streaming.
Le risposte del governo Meloni, date dal sottosegretario Marcello Gemmato, sono state estremamente evasive e non hanno mai affrontato il problema principale: "presunti" autori di massacri e genocidio che vengono in villeggiatura in Italia (e in particolare in Sardegna, a Santa Teresa di Gallura) in resort di lusso, scortati dagli agenti della Digos con le istituzioni nazionali che fanno finta di niente.
E infatti, il sottosegretario Gemmato non ha mai definito queste persone per quello che sono: soldati dell'IOF, che nella migliore delle ipotesi hanno assistito e/o compiuto qualche abuso di potere in qualche check-point in Cisgiordania e nella peggiore hanno ucciso bambini e civili nella Striscia di Gaza. Il governo Meloni continua a definire questi soldati come semplici "turisti" che diventano obiettivi sensibili perché sarebbe aumentato l'antisemitismo e dunque bisogna proteggere le comunità ebraiche italiane e tutto ciò che viene ricondotto allo Stato israeliano.
Dati su questo aumento di antisemitismo non ne sono stati dati. Il punto è un altro: che solo questi gruppi di soldati godono di scorta, mentre i turisti israeliani "normali" si muovono da soli senza problemi di sorta e se qualcuno di loro balza agli onori delle cronache è perché mostra intolleranza nei confronti di chi protesta contro il genocidio (un caso simile è avvenuto proprio a Olbia un paio di settimane fa e un altro, sempre nello stesso periodo, a Roma).
Solo alla fine si è parlato dei fogli di via: ne sono stati emessi nove e le motivazioni sono le seguenti. Durante il sit-in del 31 agosto, a fine manifestazione un gruppo di 40 persone ha lasciato la postazione "assegnata" dalla Questura e ha bloccato il bus che avrebbe dovuto portare a Santa Teresa i 100 soldati israeliani atterrati in Gallura per "decomprimere" dalle "fatiche" della "guerra".
Il bus è rimasto bloccato davanti agli arrivi, ma dopo 30 minuti, grazie alla mediazione degli agenti e all'invito ai soldati di rientrare in aeroporto, i manifestanti si sono spostati facendo tornare alla normalità ia situazione. Il sottosegretario Gemmato ha dichiarato che durante il blocco la protesta è stata accompagnata da "insulti" rivolti ai soldati. I fogli di via sono stati emessi per questi fatti e giustificati con queste norme:
Secondo la Questura, la pericolosità sociale sta nel fatto che i nove destinatari avrebbero potuto compiere dei reati.
Che il DL sicurezza abbia come obiettivo finale la criminalizzazione del dissenso è assodato. Non ci sono stati scontri, non c'è stata violenza, il blocco del bus avrebbe potuto essere permesso concordando una tempistica soddisfacente per tutti, ma si preferisce usare la repressione.
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