Wednesday, 05 November 2025
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Pubblicato il 05 November 2025 alle 11:30
Olbia. Daniele Pipitone che da tempo vive a Olbia, incarna il valore della creatività contemporanea, con il suo ruolo di curatore "Per Arte Vie" dove con sensibilità e competenza si vuole mettere più possibile l’arte al servizio delle comunità. La sua poliedrica personalità ha veduto Pipitone vivere oltre un decennio fuori la Sardagna, con un lungo soggiorno a Parigi dove si è appassionato al mondo dei viaggi creando il suo primo blog "Un sardo a Parigi". Un successo che ha dato seguito nel 2016, al suo rientro in Italia, ad "Un sardo in giro" la famosa piattaforma digitale dedicata alla scoperta di musei, mostre, siti archeologici, spiagge, escursioni, ristoranti dove mangiare e hotel dove dormire. Poi l'arte ha preso sempre più spazio nei suoi interessi, fin a divenire una priorità, sfociata in una vera e propria idea professionale.
Come ha preso forma la vostra idea associativa?
"L'Associazione Per Arte Vie nasce dopo diverse visite agli studi di artisti in Sardegna - così esordisce Pipitone al nostro incontro - durante le quali ho potuto ammirare le loro opere e conoscere da vicino i loro percorsi di ricerca artistica e sperimentazione. Da lì l'idea di valorizzare la loro arte attraverso mostre o altri progetti. Mi colpisce come a Olbia non ci sia un museo dedicato all'arte contemporanea né una pinacoteca, una collezione civica che valorizzi il talento locale".
Come mai ha scelto di vivere a Olbia?
"Ho scelto di vivere a Olbia e condivido la visione di questa città in continua crescita. Vedo una crescente richiesta di momenti di incontro e scambio culturale alla quale piccole realtà cercano di venire incontro. Sarebbe bello un giorno poter aver un museo dedicato al contemporaneo, uno spazio aperto a mostre di artisti nazionali ed internazionali e soprattutto luogo di incontro e confronto".
Qual'è il focus della vostra associazione Per Arte Vie?
"L'Associazione vuole valorizzare l'arte contemporanea attraverso progetti espositivi che allo stesso tempo valorizzino le professionalità. Nel tempo ci avvaliamo di diversi professionisti: fotografi e videomaker, curatori, influencer, exhibit designer, allestitori, grafici per dare vita a progetti che possano essere ricordati nel tempo. Ritengo che una mostra non debba essere una semplice esposizione di opere d'arte ma un progetto più strutturato, ognuno differente dall'altro a seconda dell'artista. Un concept che si basa sullo studio dell'artista e delle sue opere, e quello che si vuole raccontare, sull'allestimento migliore per la sua esposizione".
Ci può raccontare di un progetto che l'ha particolarmente coinvolta, andando oltre il suo ruolo di curatore?
"Uno dei progetti più interessanti è stato senza dubbio quello delle residenze artistiche che abbiamo iniziato quest'anno a Golfo Aranci. Si tratta di un'idea che avevo in mente già tre anni fa e che quest'anno abbiamo realizzato grazie al contributo del Comune di Golfo Aranci e la partecipazione di Pietrina Atzori, artista di San Sperate. È stata una bella esperienza sia lavorare con la comunità di Golfo Aranci sia con l'artista, le cui opere venivano a concretizzarsi giorno dopo giorno grazie all'ispirazione che nasceva scoprendo il paesaggio e la storia del paese".
Di fatto potremo dire che l’arte contemporanea è lo specchio vivente delle trasformazioni sociali, tecnologiche ed emozionali del nostro tempo. Proprio in tale contesto è possibile mettere al centro la sperimentazione, l’interpretazione personale e la capacità di dialogare con diverse realtà.
Per i giovani artisti lo spazio per esprimersi è fondamentale perché permette di affrontare nuove idee, testare linguaggi innovativi e costruire una pratica autentica. Uno spazio creativo quindi non è solo una galleria o un laboratorio, ma è di fatto un luogo di ascolto, scambio e rischio condiviso, dove l’errore diventa alimento per ogni personale scoperta. Offrire loro opportunità significa investire fondamentalmente nel futuro della cultura, nella vitalità delle comunità e nella possibilità di fornire nuove prospettive che arricchiscono il tessuto sociale e la percezione del mondo.
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