Wednesday, 13 August 2025

Informazione dal 1999

Cronaca

Mutui a tasso fisso e tasso variabile, quali scegliere.

Mutui a tasso fisso e tasso variabile, quali scegliere.
Mutui a tasso fisso e tasso variabile, quali scegliere.
Olbia.it

Pubblicato il 06 September 2011 alle 10:29

condividi articolo:

Valutare la convenienza di un mutuo e comparare le migliori proposte sul mercato non è un’operazione affatto rapida e semplice: i prodotti sono tanti, la gamma di opportunità per i consumatori si è notevolmente ampliata negli ultimi anni: ai tradizionali mutui a tasso fisso si sono affiancati prodotti a tasso variabile, soluzioni con Cap o rata costante, mutui tasso misto, mutui al 100% (per chi necessita dell’erogazione dell’intero importo per l’operazione) o mutui agevolati, in genere riservati a giovani coppie o fasce di consumatori specifiche. Per quanto riguarda i prodotti a tasso fisso, il tasso del mutuo applicato è composto dalla somma tra l’indice IRS di riferimento e il valore di spread proposta dalla banca erogante. Medesima soluzione per i mutui a tasso variabile per i quali varia l’indice di riferimento che è l’EURIBOR, al quale va sommato lo spread (tasso d'interesse della banca) previsto dal contratto di prestito sottoscritto. Ma per chi sottoscrive un mutuo prima casa la principale distinzione tra mutui a tasso fisso e mutui a tasso variabile in cosa consiste? Questa la domanda dei consumatori, in particolar modo i più giovani, che si avvicinano per la prima volta al mercato dei finanziamenti immobiliari. La differenza tra i piani di mutuo a tasso fisso e tasso variabile è rappresentata in primis dalla rata di rimborso: nel primo caso importo della rata e durata vengono stabiliti al momento della stipula del contratto e restano invariati per l’intero corso del piano di rimborso, mentre per i mutui tasso variabile la durata è fissa e l’importo della rata mensile può variare in base all’andamento dei tassi. L’ovvia conseguenza è che i mutui a tasso fisso assicurano sul lungo periodo un equilibrio notevole, consentono l’ottimizzazione delle spese mensili, a discapito della flessibilità, mentre l’instabilità tipica dei mutui a tasso variabile è compensata dalla maggiore elasticità e convenienza in caso di mercato positivo. Per tamponare spiacevoli situazioni di crescita improvvisa degli indici le banche offrono soluzioni mutuo a tasso variabile con cap: in questo modo si fissa una soglia di tasso oltre la quale eventuali aumenti non influiscono sulla rata. Mutui.com