Wednesday, 13 August 2025
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Pubblicato il 13 August 2025 alle 17:30
Olbia. Si intensifica la battaglia contro l'abusivismo edilizio nel territorio gallurese, con un'azione coordinata che vede protagonisti diversi organi di controllo impegnati in una vera e propria stretta nei confronti di chi viola le normative urbanistiche ed ambientali.
L'escalation dei controlli ha raggiunto livelli mai visti prima, con verifiche sistematiche che spaziano dalle coste alle zone interne, coinvolgendo sia proprietà private che aree demaniali. La Procura di Tempio, sotto il coordinamento del procuratore Gregorio Capasso, ha costituito un team specializzato per la prevenzione e repressione dei reati in materia urbanistica, ambientale e di tutela del paesaggio, mentre i carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico stanno passando al setaccio l'intero litorale gallurese con l'ausilio di elicotteri e droni.
I militari del NOE hanno confermato i sequestri preventivi nelle aree più sensibili del territorio: dal Centro vacanze Isuledda ad Arzachena agli interventi a Cala Sassari nel litorale di Golfo Aranci. I controlli si sono estesi anche ai parcheggi delle spiagge, sia pubblici che privati, con particolare attenzione alle prescrizioni antincendio dopo il devastante rogo di Punta Molentis a Villasimius. Da Capo Testa a Santa Teresa, le verifiche hanno interessato sia strutture comunali che private, in un monitoraggio capillare che non lascia spazio all'improvvisazione.
L'azione giudiziaria ha colpito duramente chi ha violato le norme più stringenti di tutela ambientale. A Porto Rotondo è stato sequestrato un cantiere edilizio dove si stavano realizzando lavori abusivi in una villa di lusso all'interno della fascia protetta dei 300 metri dal mare. L'intervento, eseguito dai carabinieri locali insieme all'ufficio vigilanza edilizia del Comune di Olbia, ha riguardato modifiche non autorizzate che hanno comportato un aumento di volumetria di circa 1500 metri cubi, con trasformazione di locali tecnici in appartamenti abitabili.
Analoga sorte è toccata al complesso turistico nel piano di lottizzazione Cala Sassari-Spiaggia Bianca, dove sono stati sequestrati tre corpi di fabbrica con numerose unità abitative, piscine e un'area disboscata per realizzare una pista sterrata di collegamento diretto con la spiaggia di Cala Ambra. Tutti interventi realizzati nella zona di inedificabilità assoluta dei 300 metri dalla battigia.
Non sono sfuggiti ai controlli neppure i piccoli abusi: confermato il sequestro di un chiosco montato illegalmente nel demanio marittimo della spiaggia di Liscia Ruja e di un capannone a Paule Lada che doveva essere un fienile ma era diventato un deposito commerciale per materiale edile.
Parallelamente all'azione della magistratura, il Comune di Olbia ha intensificato la propria azione amministrativa con nove ordinanze di demolizione emesse nel solo mese di luglio 2025. I provvedimenti, firmati dal Vice Segretario Comunale, Annamaria Manca, hanno colpito diverse zone del territorio: da Via Stazzi Straetu a Via Cava del Tomba, da Via Bazzoni Sircana a Via Bonanno, fino alle zone de Le Vecchie Saline e Cugnana Verde.
La collaborazione tra gli uffici tecnici comunali e le forze dell'ordine ha dimostrato la propria efficacia: mentre l'Ufficio Progetti e l'Ufficio Condono Edilizio mantengono alta la sorveglianza, i Carabinieri di Porto Rotondo e la Guardia di Finanza hanno intensificato le segnalazioni di irregolarità, creando una rete di controllo sempre più fitta e coordinata.
La concentrazione delle ordinanze comunali tra il 7 e il 31 luglio, insieme ai nuovi provvedimenti della Procura di Tempio Pausania, non rappresenta una coincidenza ma una strategia precisa per dimostrare che l'epoca della tolleranza verso l'abusivismo edilizio è definitivamente tramontata. La pubblicazione all'albo pretorio di tutti i provvedimenti e la trasmissione della documentazione all'autorità giudiziaria garantiscono massima trasparenza e servono da potente deterrente per chiunque stia meditando interventi non autorizzati.
L'intensificazione dei controlli rappresenta una risposta necessaria alla tutela del patrimonio paesaggistico di una delle aree più pregiate della Sardegna, dove la pressione edificatoria richiede una vigilanza costante. Con l'estate nel pieno del suo svolgimento, le autorità mantengono alta l'attenzione, confermando che la lotta all'abusivismo edilizio non conosce pause né compromessi.
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