Wednesday, 13 August 2025
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Pubblicato il 13 August 2025 alle 10:05
Olbia. Entrare e uscire dalla zona industriale di Olbia è diventato un vero e proprio incubo quotidiano. A denunciarlo è Confartigianato Imprese Gallura, che raccoglie settimanalmente decine di segnalazioni da parte di imprenditori, lavoratori e cittadini esasperati dalla situazione del traffico.
La situazione diventa particolarmente critica nei mesi estivi, quando al normale traffico urbano e commerciale si aggiunge il flusso di centinaia di migliaia di turisti diretti verso le spiagge o in arrivo da porti e aeroporto. Il risultato è un ingorgo permanente che blocca per ore tir, camion e automobili in uscita dal più importante polo produttivo della Gallura.
I numeri parlano chiaro: lavoratori che arrivano in ritardo al lavoro anche di 40-50 minuti, imprese che perdono efficienza e denaro a causa dei tempi morti, genitori che non riescono a rientrare a casa in tempo, corrieri e fornitori costretti a raddoppiare i tempi di consegna. "Non possiamo continuare a perdere tempo, soldi e serenità nel traffico", affermano Giacomino Maludrottu, fabbro artigiano presente in zona industriale da oltre trent'anni, e Simone Ballo, imprenditore del settore gas e impianti, entrambi dirigenti di Confartigianato Gallura.
Per l'Associazione degli Artigiani Galluresi, le vie esistenti - il cavalcaferrovia di Via dei Lidi, gli svincoli sulla SS125 e la circonvallazione esterna - non sono più sufficienti. La soluzione proposta è semplice e condivisa: realizzare una nuova bretella di collegamento tra la zona industriale e la città che attraversi la ferrovia Olbia-Golfo Aranci e si connetta direttamente con Viale Aldo Moro. Questa nuova connessione avrebbe funzione complementare rispetto agli attuali snodi e permetterebbe di separare i flussi urbani da quelli diretti alla zona industriale, decongestionare il cavalcaferrovia di Via dei Lidi, snellire i percorsi interni alla città e offrire un accesso veloce, sicuro e funzionale evitando il centro.
"Sappiamo che le grandi opere richiedono tempo, progettazione, risorse. Ma il tempo è finito", continuano Maludrottu e Ballo. "Serve una scelta politica chiara, serve che Comune, CIPNES, Ferrovie e tutti gli enti coinvolti si parlino e mettano quest'opera in cima alle priorità. Non possiamo aspettare altri cinque anni di promesse mentre la città si blocca e le imprese perdono competitività". Confartigianato Gallura ricorda che un'idea simile esiste da tempo, ma non è chiaro se il problema sia mai stato affrontato concretamente o se esista già un iter avviato.
"Questa non è una richiesta tecnica: è un grido di realtà che viene da chi ogni giorno costruisce ricchezza, occupazione e servizi per tutto il territorio", concludono i dirigenti dell'associazione. "Restituiteci il diritto alla mobilità. Restituiteci tempo, serenità e dignità. Investire sulla viabilità significa investire sul lavoro, sull'economia e sulla vivibilità di tutta la città di Olbia". La realizzazione di quest'opera darebbe finalmente una risposta efficace a migliaia di lavoratori e operatori economici che quotidianamente affrontano code interminabili, ritardi e stress evitabili in quello che dovrebbe essere il motore produttivo della Gallura.
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