Tuesday, 20 May 2025
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Pubblicato il 03 June 2011 alle 13:42
L’incontro è avvenuto nella sala vip dell’aeroporto di Olbia. I pastori sardi dell’Mps sono i tenuta classica: maglie e foulard blu. Ad attenderli al Costa Smeralda, non i manganelli della polizia come accadde a Civitavecchia, ma un imprenditore di rango, Flavio Briatore. Da una parte la crisi di una categoria simbolo dell’isola, dall’altra l’incarnazione del business smeraldino. Flavio Briatore, a sorpresa, si pone nelle vesti di intermediatore: «Di qualsiasi cosa abbiate bisogno, a Roma, sappiate che potete contare su di me». Poi, tra il proprietario del Billionaire e Felice Floris, il leader dell’Mps, si tiene un colloquio di due ore. È top secret per quanto riguarda le decisioni prese, ma una cosa è quasi certa: Flavio Briatore avrebbe l’intenzione di vendere i prodotti dei pastori con il marchio Costa Smeralda. «Volevo capire meglio la situazione dei pastori sardi e quali sono i problemi. Ma vedo che la situazione è drammatica» dice l’imprenditore con il foulard dell’Mps stretto al collo e i soliti occhiali da sole. «Ritengo quest’incontro importante – sostiene Felice Floris – abbiamo parlato con una persona che ama la Sardegna come noi pastori. Vogliamo vedere se riusciremo a trovare delle sinergie per uscire fuori da questo problema». Sulla decisione presa, però, nessuna anticipazione. «Non diciamo niente, vediamo nelle prossime settimane» taglia corto il leader dei pastori.
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