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In agosto anche la Caretta caretta sceglie la Sardegna: nati 87 nuovi esemplari

In agosto anche la Caretta caretta sceglie la Sardegna: nati 87 nuovi esemplari
In agosto anche la Caretta caretta sceglie la Sardegna: nati 87 nuovi esemplari
Olbia.it

Pubblicato il 31 August 2018 alle 22:36

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Cagliari, 01 settembre 2018- Tre schiuse per un totale di 87 esemplari di tartaruga Caretta caretta sono nati sulla spiaggia del Poetto del Comune di Quartu Sant'Elenaraggiungendo il mare. Il lieto evento delle nascite è avvenuto le notti scorse da differenti nidi, posizionati in una porzione di spiaggia dello stabilimento 'Alta marea' e di fronte al Lido mediterraneo. La Rete regionale per la conservazione della fauna marina, coordinata dall'assessorato dell'Ambiente, ha seguito la nascita con lo staff tecnico dell'area Marina Protetta 'Capo Carbonara' e il personale del Corpo forestale e di vigilanza ambientale. Presenti alla nascita e alla marcia dei neonati sino all'acqua anche gli esercenti dello stabilimento e alcuni turisti.

"Un evento eccezionale per la spiaggia del Poetto piuttosto popolata tutto l'anno", ha commentato fin dalla prima notte delle schiuse l'assessora della Difesa dell'ambiente Donatella Spanoche, all'inizio della stagione riproduttiva, aveva lanciato un appelloai comportamenti corretti e chiesto dievitare di portare al mare confezioni di plastica, dopo l'avvistamento di un esemplare adultoin esplorazionesullo stesso tratto di spiaggia. "Rinnovo la richiesta di collaborazionea residenti e a turisti, come hanno già fatto i concessionari balneari, anche in questa occasione. In tal modo consentiamo alla specie di continuare a scegliere la Sardegna come habitat riproduttivo".

Resta fondamentale il rispetto delle disposizioni per la salvaguardia della fauna marina protetta: chi avvista una tartaruga marina deve evitare di disturbare l'animale mantenendo il silenzio e una distanza di almeno quattro metri dall'esemplare, avendo cura di non posizionarsi mai di fronte per non scoraggiarlo nella scelta del sito. Occorre assolutamente evitare il contatto fisico e contenere il numero degli osservatori al minimo e comunque non superare il numero massimo di dieci osservatori alla distanza di quattro metri. Da evitare l’uso di flash e di sorgenti luminose che alterino le condizioni di luminosità esistenti. L’eventuale uso di torce è consentito solo al termine della fase di deposizione, preferibilmente schermandole con filtro rosso (o drappo di tessuto) ed esclusivamente per facilitare la corretta individuazione del nido per la successiva delimitazione a cura del personale del Corpo forestale regionale.

La Rete regionale per la conservazione della fauna marina continua a monitorare i siti in attesa di eventuali nuove schiuse.

Come comportarsi.Le buone norme prevedono chechi avvista una tartaruga marina deve evitare di disturbare l'animale mantenendo il silenzio e una distanza di almeno quattro metri dall'esemplare, avendo cura di non posizionarsi mai di fronte per non scoraggiarlo nella scelta del sito. Occorre assolutamente evitare il contatto fisico e contenere il numero degli osservatori al minimo e comunque non superare il numero massimo di 10 osservatori alla distanza di quattro metri. Da evitare l'uso di flash e di sorgenti luminose che alterino le condizioni di luminosità esistenti. L'eventuale uso di torce è consentito solo al termine della fase di deposizione, preferibilmente schermandole con filtro rosso (o drappo di tessuto) ed esclusivamente per facilitare la corretta individuazione del nido per la successiva delimitazione a cura del personale del Corpo forestale regionale.Le disposizioni per la salvaguardia della fauna marina protetta - attuate con il coordinamento del Servizio Tutela della natura e politiche forestali dell'Assessorato - sono specificate nell'ordinanza balneare 2017.

Il presidio.La Rete regionale per la conservazione della fauna marina (tartarughe e mammiferi marini) si avvale della collaborazione di diversi organismi ed enti che garantiscono interventi di soccorso e recupero della fauna marina ferita o in difficoltà. La salvaguardia dei nidi di Tartaruga comune (Carettacaretta) rientra tra le attività assicurate dalla Rete secondo protocolli definiti in base alla normativa nazionale e internazionale in materia.Intorno ai nidi, presidiati dalla Rete regionale per la conservazione della fauna marina, si svolgono attività di monitoraggio e tutela del sito ma anche di sensibilizzazione nei confronti di turisti, operatori turistici e addetti della vigilanza. La Regione, oltre ad essere presente con la rete regionale, ha destinato risorse per 400mila euro per interventi sulla fauna in difficoltà particolarmente protetta e diffondemateriale informativo in italiano e in inglese nelle aree marine protette, rinnova l'invito all'osservazione di semplici indicazioni, a partire dalla segnalazione degli avvistamenti o tracce di deposizione ai numeri verdi del Corpo forestale (1515) e della Capitaneria di Porto (1530).

Depliant informativi.L'assessorato della Difesa dell'ambiente lascia sul sito dei materiali informativi che sono a disposizionein coda a questo link