Gavoi - Alba sul mare, odore di salsedine e strade trafficate lasciano la scena per un giorno alle
colline, ove si rifugia il sole, e alle
montagne, le quali s'innalzano imponenti quasi a toccare il cielo. Incorniciato da boschi e corsi d'acqua, tra Nuoro e il Gennargentu, sorge
Gavoi, piccolo paese di quasi 3mila abitanti teatro, durante l'autunno, delle
Cortes Apertas - una manifestazione corale che coinvolge il misterioso e affascinante entroterra sardo. La manifestazione è iniziata Venerdì scorso e si è conclusa domenica con con la visita del Presidente della Regione Sardegna Ugo Cappellacci. "Cortes apertas" è un evento che ogni anno unisce tutti i paesi della Barbagia: per l'occasione vengono aperti le
cortes (cortili) delle case, le
domos antigas (case antiche), e i
magasinus (cantine), con esposizione e vendita di prodotti tipici sia alimentari che di artigianato. A rubare la scena al paesaggio incantevole della Barbagia sono quasi esclusivamente i banconi dedicati ai prodotti alimentari, i quali offrono al visitatore dalle f
orme di formaggio alle creme di pecorino, fino ai liquori, passando per le le
tipiche patate di Gavoi e i dolci. Non mancano però le botteghe, dove gli artigiani mostrano con orgoglio maschere e costumi della tradizione sarda, e dove gli artisti espongono le prorie opere pittoriche o ricamate. Nella giornata di domenica, Già dalle prime luci della mattina, Gavoi è presa d'assalto dalle centinaia di visitatori arrivate da ogni angolo della Sardegna; i migliori ristoranti, intorno all'ora di pranzo, sono al completo, grazie anche a prenotazioni arrivate settimane e settimane fa. Trovare un posto a sedere è una "mission impossible", ma le alternative non mancano di certo: a fare da contorno, infatti, vi sono le immancabili bancarelle di torrone, patatine e castagne. Uno spettacolo nello spettacolo vedere ragazzi e ragazze con i costumi tipici, tra quei viottoli e quelle case così caratteristiche. Il paese di Gavoi, festività a parte, cattura spesso la curiosità dei turisti proprio per le abitazioni e per le strade di origine ottocentesca, senza dimenticare i bei panorami grazie alla vicinanza con il Lago di Gusana e il Gennargentu.
Paolo Ardovino