Wednesday, 17 September 2025
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Pubblicato il 17 September 2025 alle 11:00
Olbia. La città di Olbia guarda al futuro con una rinnovata attenzione al territorio e alla filiera corta. Sabato 20 settembre 2025 dalle ore 9:00 alle ore 13:00, Piazza Giovanni Lilliu, nel quartiere Poltu Cuadu, ospiterà il Mercato Contadino dell’Olbia Community Hub. Si tratta di un rinnovato appuntamento che si posiziona come uno dei momenti più significativi per chi crede nel valore del chilometro zero e della convivialità tra cittadini e produttori locali.
L’evento propone un’offerta ricca di prodotti agricoli di stagione, accuratamente selezionati per garantire freschezza e provenienza diretta dal contadino al consumatore. Accanto alla spesa, spiccano le eccellenze dell’artigianato naturale, offrendo al visitatore la possibilità di scoprire oggetti realizzati con una guarda attenta all’ambiente e alle tradizioni locali.
Durante la mattinata, saranno allestite degustazioni per assaporare le eccellenze del territorio, offrendo un palato esperienziale che valorizza la biodiversità e i sapori tipici della zona. Ma l’attenzione non è solo al gusto: l’evento si propone anche come punto di incontro e scambio tra cittadini e produttori, dove idee, progetti e suggerimenti prendono forma in un contesto di comunità.
Tra i vari espositori provenienti da tutta la Sardegna abbiamo contattato Maria Stefania Pinna che già conosciamo con la sua realtà di Apistela.
La sua storia con l’apicoltrice da cosa nasce e cosa l'ha spinta ad dedicarsi ad allevare api come eccellenza del territorio?
"Nel 2019 ho fatto il corso gratuito con la laurea di agricoltura base, ne ho parlato alla mia socia Laura e ci siamo appassionate delle api subito. Ricordo che in quel periodo non facevamo altro che parlare di api, sempre di api. E così le nostre prime arnie sono arrivate nel 2019 e nel 2022 abbiamo aperto la nostra azienda agricola".
Quali specie di api alleva e quali pratiche adotta per garantire benessere alle colonie e qualità del miele, nel rispetto dell’ambiente?
"Alleviamo sia la specie rustica che quella italiana. Cerchiamo ovviamente estrarre il miele solo dai melari e quello che si trova nel nido, rimane alla famiglia. Ci impegnamo nel fare molto nomadismo seguendo quindi le fioriture per fare in modo di produrre ottimo miele assicurandoci contestualmente che le nostre api godano sempre di ottima salute e stiano bene.
In quale modo la sua attività contribuisce a promuovere prodotti sani e locali al tradizionale mercatino di Olbia, e quali sono le vostre referenze più apprezzate dai visitatori?
Le nostre referenze più apprezzate sono alla lavanda selvatica che è tipica della Nord Sardegna e soprattutto dalla zona della Gallura. Da intendere che la lavanda selvatica non ha il sapore tipico di lavanda, ma è un miele molto delicato che a quanto pare piace moltissimo".
Può raccontarci una precedente stagione lavorativa: le sfide affrontate, i successi ottenuti?
"Prima di avviare la nostra attività di apicultrici facevamo entrambe le cosidette "stagioni estive" lavorando molto nella ristorazione, nei bar e locali stagionali. Certo non era affatto semplice lavorare solo 5/6 mesi all’anno. Questo ci ha spinto a prendere la decisione di aprire un’azienda agricola, tornando così alla vita di campagna. Sicuramente non è stato facile aprire questa attività perché gli aiuti per l'imprenditoria giovanile non risultano essere poi così semplici. Per accedere ai fondi si deve partecipare a determinati bandi, e magari purtroppo gli aiuti arrivano anche dopo oltre due anni. È stato molto difficile all’inizio, perché abbiamo messo in gioco tutti i nostri risparmi, ma alla fine siamo riuscite a realizzare questo nostro sogno di fare impresa con la natura".
Quali iniziative o progetti ha in cantiere per valorizzare l’apicoltura come patrimonio culturale e naturale del territorio, e come i cittadini possono sostenere questa eccellenza locale?
"Iniziative e progetti per il futuro ne abbiamo. Infatti c'è l'intenzione di aprire una fattoria didattica, per bambini e per adulti. I piccoli delle scuole verrebbero ospitati la mattina mentre per gli adulti si pensa a gestire degli eventi la sera con visite in apiario, in laboratorio e organizzando accurate degustazioni dei nostri prodotti come miele e polline. Per il prossimo anno abbiamo intenzione di iniziare a produrre anche la pappa reale.
Come vede il mondo dell'apicultura oggi?
"Stiamo notando che anno dopo anno si affrontano molte difficoltà per via della siccità. Quest'ultima è una sfida grande. La produzione di miele rispetto a vent’anni fa è calata moltissimo, anche a detta del nostro maestro apicoltore che ci ha aiutato molto nell'apprendere questo mestiere. Nel nostro piccolo cerchiamo comunque di portare avanti questa azienda nel miglior modo andando a diversificare. Quindi non solo produzione di miele, ma anche vendita dei nuclei, delle regine, sviluppo della fattoria didattica con percorsi esperienziali. Credo che il nostro punto di forza oggi sia quello di rimanere in ogni caso una piccola azienda per produrre un prodotto di nicchia. Non ci interessa andare sulle quantità ma sulla qualità del nostro prodotto tanto che da un paio di anni stiamo partecipando al concorso "Tre gocce d’oro". Già abbiamo preso due gocce d’oro per la lavanda selvatica e una per l’amaro di corbezzolo, con grandissima soddisfazione. Abbiamo partecipato anche quest’anno con con quattro tipi di miele e ora non resta che attendere il risultato che verrà comunicato a breve".
Appuntamento quindi sabato, 20 settembre 2025, dalle ore 9:00 alle ore 13:00 al Mercato Contadino dell’Olbia Community Hub: il mercato che celebra stagionalità, artigianato naturale, filiera corta e degustazioni
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