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Tempio: ricoveri sospesi in Otorinolaringoiatria

Fp Cgil lancia l'allarme anche sul focolaio a Medicina

Tempio: ricoveri sospesi in Otorinolaringoiatria
Tempio: ricoveri sospesi in Otorinolaringoiatria
Angela Galiberti

Pubblicato il 17 January 2021 alle 06:00

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Tempio Pausania. Un focolaio all'interno di un reparto e un altro che viene sospeso: all'Ospedale Paolo Dettori di Tempio ci sono ancora problemi e la segretaria Luisella Maccioni (Funzione Pubblica Cgil Gallura) si pone delle domande. "La pandemia non si arresta - afferla la segretaria Maccioni -. Leggiamo e verifichiamo di continuo nuovi contagi sempre più numerosi su tutto il territorio Gallurese ma quello che ci preoccupa maggiormente sono i continui contagi degli operatori sanitari negli ospedali, come il focolaio riscontrato nel reparto di medicina dell’ospedale di Tempio Pausania, che ha coinvolto operatori sanitari e pazienti. Forse sarebbe utile capire che cosa non sta funzionando? Il perché ancora di tanti contagi, nonostante le varie restrizioni, i percorsi e protocolli, all’interno dei posti di lavoro? Inoltre è di oggi la notizia della sospensione dei ricoveri nell’unita dell’otorinolaringoiatria di Tempio e del trasferimento del personale del reparto di medicina dovuto al covid 19 al 4 piano". "Con una circolare la Direzione Sanitaria Assl predispone la sospensione temporanea dei ricoveri presso l’U.O dell’otorinolaringoiatria di Tempio Pausania e trasferisce il reparto di medicina al 4 piano dove vi sono l’ortopedia e la cosi detta piattaforma chirurgica (otorino-chirurgia). Come Fp Cgil comprendiamo la grave situazione che la Direzione Sanitaria si trova ad affrontare, ma non possiamo non domandarci del perchè di una scelta del genere - si dimanda Maccioni -, perché sospendere i ricoveri, perchè sospendere un attività Pubblica per lo più l’unica in Gallura indispensabile per tutto il tessuto Gallurese. Non sarebbe stato più utile e opportuno trovare un altra soluzioneun altro piano disponibile all’interno dell’ospedale? Abbiamo sempre ribadito in questi anni l’importanza del reparto di otorinolaringoiatria di Tempio, abbiamo chiesto più volte ai direttori che si sono succeduti che il l’ospedale venisse potenziato non solo perché fosse l’unico reparto in Gallura ma anche per le sue professionalità e specificità, per le sue apparecchiature tecnologiche di avanguardia che molte strutture sarde ne sono sprovviste". La segretaria Maccioni ricorda di aver proposto una soluzione che poteva mettere al sicuro questo Reparto trasferendo il blocco operatorio a Olbia grazie a delle normative di settore. "Proprio in merito a questo qualche anno fa come fp Cgil avevamo ipotizzato una proposta di trasferimento del blocco chirurgico da Tempio ad Olbia lo facemmo perché il punto fondamentale era la mancanza del reparto di rianimazione e di terapia intensiva senza cui il reparto sarebbe stato monco, questo avrebbe dato la possibilità di non fare solo interventi minori ma anche interventi importanti, (come tumori alla laringe, alle ghiandole salivari e altre tipologie di interventi che richiedono un anestesia generale della durata di alcune ore), inoltre prevedono il controllo del paziente in una unità di terapia intensiva dotata di rianimazione altrimenti l’intervento non poteva essere effettuato". "Nessuno accolse quella proposta come una soluzione positiva per tutto ilterritorio, ma si pensò solamente che si volesse favorire un territori a discapito di un altro, mentre per noi come oo.ss. era importante mantenere un servizio di eccellenza come quello dell’otorinolaringoiatria che avrebbe potuto sanare quel gap che ci portiamo da anni e che affligge i pazienti galluresi, senza però smantellare quello che avevamo e per lo più rendere un servizio migliore per l’intera collettività". "Oggi quella proposta non so se sarebbe più possibile visto che sono stati attribuiti 3 posti letto di otorinolaringoiatria anche al Mater Olbia. Ma questo appartiene al passato, oggi quello che ci interessa ricordare che si è perso il valore pubblico, il diritto ad una sanità pubblica universale, e che anche in Gallura con una situazione di grande emergenza come questa che stiamo vivendo abbiamo bisogno di tenere aperti i reparti, garantire i servizi e certamente non di chiuderli anche se temporaneamente come stasuccedendo a Tempio. Dobbiamo riappropriarci di quel bene pubblico come il diritto alla cura e alla salute. Che piano piano sta venendo a mancare", conclude Maccioni.