Thursday, 09 October 2025

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Cronaca, Nera

Omicidio Cinzia Pinna: RIS al lavoro sullo yacht di Ragnedda, sotto esame anche il tender

L’attenzione degli inquirenti si sposta da Concaentosa alla linea di costa

Omicidio Cinzia Pinna: RIS al lavoro sullo yacht di Ragnedda, sotto esame anche il tender
Omicidio Cinzia Pinna: RIS al lavoro sullo yacht di Ragnedda, sotto esame anche il tender
Olbia.it

Pubblicato il 09 October 2025 alle 16:15

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Cannigione. Dal pomeriggio di oggi, 9 ottobre, a partire dalle 14, gli specialisti del RIS di Cagliari sono impegnati in una nuova serie di accertamenti tecnici sullo yacht “Nikitai”, appartenente a Emanuele Ragnedda e alla sua famiglia. L’imbarcazione, ormeggiata nel porto di Cannigione, è stata sequestrata dalla Procura di Tempio Pausania subito dopo l’arresto dell’imprenditore arzachenese di 41 anni, che ha ammesso l’uccisione di Cinzia Pinna, 33 anni, originaria di Castelsardo.

L’attenzione degli inquirenti si sposta dunque dal terreno alla linea di costa, dopo i rilievi compiuti ieri nella tenuta vitivinicola Conca Entosa, tra Arzachena e Palau. In quell’area, secondo quanto riportato dall’ANSA, i militari del RIS avrebbero individuato nuove tracce di sangue nei pressi del casolare dove, la notte tra l’11 e il 12 settembre, si sarebbe consumato l’omicidio.

Ora l’obiettivo è lo yacht su cui Ragnedda era solito trascorrere periodi di permanenza. A bordo è presente anche il tender con cui l’uomo, la mattina del 24 settembre, per cause da accertare tentò di allontanarsi via mare quando i Carabinieri si presentarono al porticciolo di Cannigione per cercarlo. L'uscita in mare con quel piccolo natante si concluse contro alcuni scogli, e poche ore più tardi arrivò la confessione dell’imprenditore nella caserma di Palau, seguita al ritrovamento del corpo di Cinzia Pinna, nascosto all’interno della vasta proprietà di famiglia. Nel frattempo, dopo alcuni giorni trascorsi in una struttura sanitaria per accertamenti, a seguito di un presunto tentativo di suicidio, il reo confesso Emanuele Ragnedda è stato nuovamente trasferito nella casa circondariale di Nuchis, dove resta a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa degli ulteriori sviluppi investigativi.