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Colpo di scena a Porto Cervo: l'orologio da mezzo milione rubato era un falso

La vittima dello scippo rivela ai pm che il Richard Mille sottratto era una replica

Colpo di scena a Porto Cervo: l'orologio da mezzo milione rubato era un falso
Colpo di scena a Porto Cervo: l'orologio da mezzo milione rubato era un falso
Olbia.it

Pubblicato il 09 October 2025 alle 13:54

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Una svolta inaspettata scuote l'indagine sugli scippi di orologi di pregio avvenuti durante l'estate in Costa Smeralda. Secondo quanto riporta L'Unione Sarda, uno dei casi più eclatanti - il furto di un Richard Mille dal valore dichiarato di 500mila euro - si è rivelato ben diverso da quanto inizialmente ipotizzato.

La vittima, un imprenditore, ha infatti trasmesso una comunicazione formale alla Procura della Repubblica di Tempio Pausania, nella quale dichiara che il cronografo sottratogli ai primi di agosto da due giovani di origine franco-algerina non era affatto un pezzo autentico, bensì un'imitazione priva di valore significativo.

Le circostanze appaiono piuttosto enigmatiche: l'uomo d'affari sostiene di aver compreso solo successivamente al furto che il segnatempo indossato non fosse un Richard Mille originale. Una spiegazione che lascia diversi interrogativi aperti nell'ambito dell'inchiesta.

A seguito di questa rivelazione, il Giudice per le Indagini Preliminari di Tempio, Federica Di Stefano, ha disposto la scarcerazione di uno dei principali sospettati, un trentacinquenne, dopo la richiesta avanzata dal suo legale, l'avvocato Roberto Zanda.

L'ondata di scippi che ha colpito Porto Cervo nei mesi estivi ha visto il coinvolgimento di diversi cittadini francesi e ha generato notevole apprensione tra gli ospiti del rinomato centro turistico gallurese, tradizionalmente frequentato da una clientela internazionale di alto profilo.

Va precisato che questa pratica di indossare "patacche" non rappresenta un'eccezione isolata: numerosi personaggi facoltosi e celebrità internazionali, pur possedendo gioielli autentici di straordinario valore custoditi in cassette di sicurezza, preferiscono indossare repliche fedeli quando si trovano in viaggio o in località pubbliche, proprio per minimizzare i rischi legati a eventuali furti o rapine.

 In copertina Porto Cervo in notturna. La foto è di Rossella Sanna.