Wednesday, 08 October 2025
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Pubblicato il 08 October 2025 alle 09:33
Olbia. L'estate 2025 in Gallura si chiude con un bilancio preoccupante sul fronte della sicurezza e della regolarità nei luoghi di lavoro. I controlli intensificati dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Sassari hanno fatto emergere un quadro allarmante: il 44% delle aziende ispezionate presenta irregolarità, con violazioni che vanno dal lavoro nero alla mancanza delle più elementari norme di sicurezza.
L'operazione, condotta in sinergia con l'Ispettorato Territoriale del Lavoro e con il supporto delle Stazioni Carabinieri del Comando Provinciale di Sassari, ha interessato l'intera provincia durante i mesi estivi, periodo di massima attività per il comparto turistico. Su 34 aziende controllate, ben 15 sono risultate fuori regola, con sanzioni e ammende che hanno raggiunto complessivamente i 43mila euro.
In Gallura, i controlli hanno toccato località strategiche del territorio: oltre a Olbia, principale centro della zona, i militari dell'Arma hanno ispezionato aziende ad Aglientu, Badesi, Berchidda, Santa Teresa Gallura e Sant'Antonio di Gallura, concentrandosi sui settori più esposti durante l'alta stagione turistica.
Ma l'operazione ha interessato l'intera provincia di Sassari: i controlli si sono estesi anche a Sassari capoluogo, Alghero, e nei comuni dell'entroterra come Bonorva, Illorai, Ittireddu, Mores, Olmedo, Ossi, Pattada, Santa Maria Coghinas, Stintino e Valledoria, dimostrando come le problematiche lavorative non risparmino né le zone costiere turistiche né quelle dell'interno.
Le irregolarità riscontrate dipingono un quadro in cui la sicurezza dei lavoratori viene spesso sacrificata sull'altare del profitto. Tra le violazioni più ricorrenti: omessa formazione del personale dipendente, mancato possesso dei requisiti da parte dei Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione, assenza del medico competente e mancata sottoposizione dei lavoratori alle visite di idoneità alla mansione.
In un caso particolarmente grave, è stata accertata l'omessa valutazione dei rischi e la conseguente mancata adozione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), violazione che ha portato all'immediata sospensione dell'attività imprenditoriale. Una seconda azienda è stata invece fermata per aver impiegato lavoratori in nero in percentuale superiore al 10% della forza lavoro presente.
Un dato inquietante emerso dalle ispezioni riguarda la privacy dei lavoratori: in ben 7 aziende sono stati scoperti impianti di videosorveglianza installati senza le necessarie autorizzazioni e in violazione dello Statuto dei Lavoratori, sistemi potenzialmente utilizzabili per il controllo a distanza dei dipendenti.
I controlli hanno interessato principalmente i comparti dell'agricoltura, della ristorazione, dei pubblici esercizi e del commercio, settori che in Gallura vivono un'espansione esponenziale durante la stagione estiva, quando migliaia di turisti affollano le coste e l'entroterra. Complessivamente sono state verificate 199 posizioni lavorative.
I controlli condotti dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro proseguiranno nei prossimi mesi, con l'obiettivo di rafforzare il rispetto delle normative giuslavoristiche e prevenire infortuni sul lavoro, garantendo dignità e sicurezza a tutti i lavoratori del territorio.
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