Olbia - Dopo la prima raffica di multe, il nulla. In via del Piave è tornato tutto come prima. Parola della
signora L., seconda cittadina che ha deciso contattare "Il Giornale di Olbia" per rendere noto a tutta la città il continuo disagio che i residenti di via del Piave devono subire ogni giorno. "Questa mattina abbiamo trovato la solita situazione - ha raccontato la signora L. - tutte le auto sopra i marciapiedi, i passi carrabili bloccati e un passeggino in mezzo alla strada con la relativa mamma". La situazione è talmente
border line che un palazzo - quello che ospita la
CGIL - ha dovuto mettere le
telecamere per il continuo via-vai di gente a volte non troppo tranquilla. Se il caos di San Simplicio passa dopo 10 giorni, quello degli avventori della CGIL è continuo. Secondo la prima segnalazione, il caos inizia alle 6 del mattino. Ma il problema non sono le persone in sè e per sè, quanto quello che fanno. In mezzo a tanti cittadini onesti e rispettosi, ci sono chiaramente anche quelli meno rispettosi:
bisogni fisiologici nei pressi delle abitazioni, ubriachezza molesta, biciclette lasciate in ogni dove senza criterio. A questo si aggiungono quelli che, per arrivare alla CGIL o in qualche altro esercizio della via, posteggiano dove non possono posteggiare. In più vi è il
cantiere. "Qualche giorno fa siamo rientrati a casa e abbiamo trovato la
strada chiusa dagli operai del cantiere - racconta la signora L. - ci siamo subito resi conto che non avevano nessuna autorizzazione per farlo e
abbiamo chiamato la Polizia di Stato che ci ha dato ragione e ha riaperto immediatamente la via". Via del Piave sembra la via dei soprusi. E dell'inerzia. "
Abbiamo parlato persino con i Carabinieri - ha continuato la signora L. - ci hanno detto di rivolgerci direttamente al Comandante della Polizia Locale". La stessa Polizia locale che, per ora, è intervenuta una sola volta a ristabilire l'ordine. In via del Piave la cosa sta diventando seria. La via è piccola, stretta, densamente abitata. Spesso le auto sono talmente tante che è difficile passarci dentro con una piccola utilitaria - specialmente nel tratto iniziale. C'è da chiedersi, dunque, perchè - a fronte di tante lamentele - si continui a non rispettare le piccole regole della pacifica convivenza.
