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Olbia, Turismo culturale: ecco il nuovo workshop di Sardinia Tourism Call2Action

Olbia, Turismo culturale: ecco il nuovo workshop di Sardinia Tourism Call2Action
Olbia, Turismo culturale: ecco il nuovo workshop di Sardinia Tourism Call2Action
Olbia.it

Pubblicato il 14 May 2018 alle 12:22

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Olbia, 14 maggio 2018- Il patrimonio storico-artistico è il maggior attrattore di viaggi in Italia e dunque il turismo culturale è un settore molto importante. Le destinazioni culturali del Bel Paese, secondo il rapporto di Federcultura, nel 2015 hanno ricevuto 38,5 milioni arrivi di turisti che hanno generato 102,6 milioni di presenze (per il 60% straniere) nelle strutture ricettive, pari, rispettivamente, al 36 e al 27 per cento del totale di arrivi e presenze turistiche.

Le località storico-artistiche ‘muovono’ ogni anno un giro d’affari di 12 miliardi e mezzo di euro all’anno (37% della spesa totale dei turisti stranieri) e i viaggiatori appassionati di cultura spendono 131 euro al giornopro capitecontro gli 89 euro del turista ‘balneare’.

Cifre che raccontano la crescita, da quasi un decennio, dell’economia nazionale legata alla cultura, numeri che confortano le progettualità di Istituzioni regionali, amministratori locali e imprese della Sardegna, tese alla valorizzazione turistica dei beni artistici e archeologici isolani. L’obiettivo è che essi da valore unico e autentico si trasformino risorsa di sviluppo sostenibile e per accrescere competitività turistica dei territori.

EVENTO SARDINIA TOURISM C2A. ‘Turismo culturale e archeologia’sarà il tema attorno al quale, ruoterà il secondo (dopo quello sui borghi) appuntamento diSardinia Tourism Call2Action, programma di eventi di approfondimento professionale e confronto interattivo, attivato dallaGeasar, società di gestione dell’aeroporto di Olbia Costa Smeralda, e sostenuto dall’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio, nell’ambito del Piano di promozione e comunicazione attraverso il sistema aeroportuale sardo.

L’evento, che si avvale del prezioso coordinamento scientifico di Josep Ejarque, in programma dal 23 al 25 maggio prossimi al Centro Congressi Mbc dello scalo olbiese, è destinato a tutti glistakeholderdel mondo turistico regionale. Il 23 maggio sono previsti i moduli dimanagementdel programma formativo gratuitoPDPiT(Professional Development Program in Tourism), sviluppato in collaborazione con Gruppo Galgano ed SPS.Clou della giornata due seminari: il primo dal titolo‘Focus sulle opportunità dei mercati emergenti: Cina’,tenuto daiprofessori dell’Università Ca' Foscari di Venezia,Tiziano VescovieAndrea Pontiggia, co-direttori del laboratorio di ricercaInternational Management to Asia(IMA Lab); il secondo, sull’‘approccio sostenibile come leva per gestire flussi turistici di qualità’, condotto daMariangela Franch, responsabile scientifica del corso di laurea magistrale in Management della sostenibilità e del turismo di Trento.

Nella seconda giornata autorevoli esponenti del settore turistico-culturale animeranno una conferenza (esuccessivo dibattito) che spazierà dall’evoluzione dei ‘turisti culturali’ alle loro esigenze; da come i competitor nazionali e internazionali dell’Isola strutturano l’offerta ai casi di successo, in particolare nell’archeoturismo, in Sardegna, Italia ed Europa; dalla complementarietà col turismo balneare alla promozione del prodotto culturale, sino al ‘museo del futuro’ Il 25 maggio il programma si concluderà con un educational tour - riservato a stampa e operatori - in luoghi che rappresentanobest practicesregionali di settore.

VALORIZZAZIONE PATRIMONIO SARDO. Dei quasi 13 miliardi derivanti da viaggi culturali compiuti da turisti stranieri nel 2015, ‘solo’ 608 milioni sono ricaduti nell’Isola. Un dato su cui riflettere e uno stimolo per una terra che vanta un patrimonio culturale-archeologico inestimabile. Ad esso contribuiscono eredità prenuragiche come menhir, dolmen,domus de Janase l’unico ziqqurat ‘occidentale’, la civiltà nuragica, con settemila nuraghi (tra cuisu Nuraxidi Barumini, unico sito Unesco sardo dei 51 italiani), templi a pozzo, tombe di Giganti e mura ciclopiche, la necropoli punica più vasta del Mediterraneo, terme e altre rovine punico-romane (tra cuiTharrose Nora), santuari paleocristiani e bizantini, gli infiniti lasciti monumentali religiosi e civili delle tante dominazioni nell’arco di un millennio, un patrimonio di archeologia mineraria rarissimo per vastità e completezza, e ancora usanze, riti e manifestazioni che affondano le radici nella notte dei tempi. Per valorizzare quest’immenso ‘tesoro’ come veicolo di un turismo di qualità occorrono progetti di ampio respiro e alto profilo. Come, per esempio, il recente accordo tra assessorato del Turismo e Polo museale della Sardegna, che gestisce circa 50 fra aree archeologiche e musei più visitati dell’Isola.

CRESCITA ED EVOLUZIONE TURISMO CULTURALE. Secondo il report 2016 di UniCredit e Touring club italiano, nel periodo 2009-2015, il trend di aumento del turismo culturale è di quasi il 13 per cento. A livello nazionale le ‘mete culturali’ hanno superato, quanto ad arrivi, il segmento marino-balneare (36% contro 22%) anche perché si prestano maggiormente ashort break(la media del soggiorno in città d’arte è 2,7 giorni) e perché i visitatori sono distribuiti nel corso di tutto l’anno.

Secondo fonti Mibact, i 441 ‘luoghi di cultura’ statali (203 musei e 238 monumenti e aree archeologiche) nel 2015 hanno ricevuto 43 milioni di visitatori (+16,4% rispetto al 2012) e gli introiti lordi sono stati 155 milioni (+33% rispetto al 2011. Secondo lo studio ‘Io sono cultura – 2016’ a cura di Symbola, al sistema produttivo culturale e creativo si deve oltre il sei per cento della ricchezza prodotta in Italia, ossia 89,7 miliardi di euro, che per effetto moltiplicatore del settore sull’economia, ne ‘stimolano’ altri 160,1, per arrivare a 250 miliardi complessivi generati dall’intera filiera.

Il settore turistico-culturale è in continua evoluzione condizionato dalle esigenze della domanda dei viaggiatori e dalle tecnologie. Emerge, sempre di più, un forte interesse per un’esperienza culturale ‘consapevole’ nei luoghi che si visitano, l’immersione nella vita locale e nella sua identità. Nuove tendenze sonocity break,evasione dalla quotidianità, benessere in varie forme, forme più dinamiche e attive di consumo della cultura.

Per iscrizioni al programma visitate il sito dell’Aeroporto di Olbia al link:https://www.geasar.it/guida-aeroporto/eventi-e-mostre/Sardinia-Tourism-Call-2-Action-Turismo-culturale-e-archeologia

Potete trovare il materiale dell’evento #1 di Sardinia Tourism Call2Action anche su:

  • paginaFacebook: Sardinia Tourism C2A;
  • sul canaleYoutube Sardinia Tourism C2A;
  • su piattaformaSlideshare: Sardinia Tourism C2A.

CHI SONO I DOCENTI DEL II° MODULO DEL PDPiT del 23 maggio 2018

Tiziano Vescoviè docente nei corsi di Cross Cultural Marketing (inglese), Brand management (inglese), Marketing (inglese), Marketing to China (inglese) presso il Dipartimento di Management, Università Ca' Foscari, Venezia. E’ co-Direttore del Laboratorio di Ricerca International Management to Asia, IMA Lab

Andrea Pontiggiaè docente di Organization Theory and Design (Organizzazione Aziendale) presso il Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari Venezia. È co-direttore del Laboratorio International Management to Asia.

Mariangela Franchè docente di Marketing e di Service Management all’Università di Trento, ha fondato e coordina il gruppo di ricerca Emasus che studia l’approccio sostenibile alle scelte economiche pubbliche e private. I risultati dell’attività di ricerca sono stati la base per attivare nel 2015 la Laurea Magistrale in Management della sostenibilità e del turismo presso il Dipartimento di Economia e Management (MaST), della quale è responsabile scientifico.