Saturday, 12 July 2025
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Pubblicato il 11 July 2025 alle 09:09
Olbia. Tolleranza zero per chi occupa il suolo pubblico senza autorizzazione. A Olbia entra in vigore una nuova ordinanza sindacale che introduce una stretta severa contro bar, ristoranti ed esercizi commerciali che dispongono dehors, tavolini o strutture sulla sede stradale senza regolare concessione: prevista la chiusura obbligatoria del locale per un minimo di cinque giorni.
L’ordinanza, firmata dal sindaco e numerata 52/2025, prende atto del crescente fenomeno di occupazioni abusive rilevate negli ultimi mesi dalla Polizia Locale, che ha effettuato numerosi accertamenti sul territorio cittadino. Il Comune intende così difendere la fruibilità e la vivibilità degli spazi pubblici, a beneficio di residenti e visitatori, oltre che tutelare la concorrenza leale tra gli operatori del settore.
«Preso atto del crescente fenomeno di occupazione abusiva di suolo pubblico da parte di titolari di esercizi commerciali, oggetto di numerosi accertamenti da parte della Polizia Locale di Olbia, che rende necessario dar corso ad una nuova valutazione degli interessi in gioco, al fine di garantire il rigoroso rispetto della normativa vigente e delle regole di concorrenza leale tra gli operatori economici, nonché l’equa fruibilità degli spazi pubblici», si legge nel documento.
La novità più importante riguarda l'applicazione diretta della sanzione accessoria della chiusura temporanea dell’esercizio commerciale, come previsto dall’art. 3, comma 16 della Legge 94/2009: nei casi di occupazione indebita a fini di commercio, il sindaco può ordinare la serrata del locale fino al ripristino dello stato dei luoghi o al pagamento delle spese dovute. Il periodo minimo è di cinque giorni, ma può essere prolungato fino all’adempimento completo.
Nel mirino finiscono tutte le strutture installate su suolo pubblico senza autorizzazione, come tavoli, sedie, cassettiere, espositori e dehors, anche temporanei, che risultino collegati all’attività di somministrazione o vendita. Il Comune sottolinea che la violazione non si limita alla multa prevista dal Codice della Strada, ma comporta anche la rimozione forzata e la chiusura dell’attività.
Il provvedimento assegna al dirigente del SUAPE la responsabilità di emanare le ordinanze specifiche per la chiusura e alla Polizia Locale il compito di verificare, notificare e attuare i provvedimenti, compreso il supporto operativo per le rimozioni.
Con questa mossa, il Comune rilancia la propria strategia urbana: rendere gli spazi pubblici più ordinati, sicuri e accessibili, nonché rafforzare la vigilanza su comportamenti che alterano l’equilibrio tra interessi economici e decoro cittadino. In particolare, si punta a contrastare le occupazioni improprie in aree strategiche del centro urbano, già oggetto di segnalazioni da parte dei cittadini.
Il messaggio è chiaro: chi trasgredisce rischia non solo una sanzione economica, ma anche l’interruzione forzata della propria attività. Una decisione che potrebbe fare da apripista per ulteriori regolamentazioni in tema di occupazione del suolo pubblico, soprattutto durante la stagione estiva.
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