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Gallura, l'assalto dei miliardari e dei loro yacht

Decine i paperoni con le loro "navi"

Gallura, l'assalto dei miliardari e dei loro yacht
Gallura, l'assalto dei miliardari e dei loro yacht
Olbia.it

Pubblicato il 11 July 2025 alle 10:39

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Olbia. Difficile fare proiezioni economiche a metà luglio, ma sicuramente il turismo di lusso super esclusivo non se la passa poi così male, almeno a giudicare dalla quantità di yacht piccoli e grandi che in questi giorni affollano il mare gallurese.

Basta accedere a Marine Traffic per avere una visione globale del fenomeno: ogni puntino è una barca, piccola o grande che sia. Tantissime le barche a vela, altrettanti i catamarano, non mancano neanche le barche per la pesca d'altura, ma quelli che spiccano di più sono gli yacht.

Yacht spesso noleggiati da ricchi borghesi sconosciuti al grande pubblico, ma spesso di proprietà di personalità particolarmente note del mondo economico e politico.

In questi giorni, per esempio, solca il mare gallurese lo yacht Dragofly che è di proprietà di Sergey Brin: settimo uomo più ricco del mondo, co-fondatore di Google. In queste ore, l'imprenditore russo (naturalizzato statunitense) "spicca" per i suoi commenti discutibili contro l'ultimo rapporto Onu della relatrice speciale Francesca Albanese, colpevole di aver puntualmente indicato e descritto quali aziende stanno guadagnando fior di milioni dal genocidio perpetrato in Palestina da Israele. Tra quelle citate, vi è anche la sua.

Altro giro, altro yacht. Ecco il Luminance, un natante extra lusso di proprietà del miliardario ucraino Rinat Akhmetov. Imprenditore di origine tatara musulmana, è anche dirigente sportivo.

Si fa notare nelle acque galluresi anche l'Aquarius che è di proprietà del miliardario Steve Wynn, ex amministratore e fondatore della Wynn Resorts di Las Vegas.

Va menzionato anche il Savannah: il proprietario era il miliardario svedese-canadese Lukas Lundin, deceduto nel 2022. Al momento, non si conosce chi è l'attuale proprietario.

Avvistato davanti al Cala di Volpe il Samaya, di proprietà di Christine Shrestha-Stern, la cui famiglia (Stern) possiede la rinomata azienda di orologi di lusso Patek Philip.

Non molto lontano dal Samaya, vi è il Synthesis (che ha come tender un altro yacht) che è di proprietà di Mark Scheinberg, co-fondatore di PokerStars.

Chiudiamo la carrellata con il Marala, uno yacht che ha una storia molto particolare perché ha iniziato a solcare i mari nel 1931: il suo proprietario Montague Stanley Napier morì però il mese prima del varo, e lo yacht venne varato senza un nome, ma con un numero, il 388. 

Il 388 venne così acquistato da Charles Richard Fairey che lo battezzò Evadne. Durante la seconda guerra mondiale, l'Evadne  prestò servizio nella Royal Navy.

Nel corso degli anni, lo yacht cambio proprietario diverse volte fino al 1962 quando lo acquistò Robert de Balkany (l'inventore del concetto di "centro commerciale") che lo ribattezzò Marala, combinando i nomi delle figlie. Tra gli ospiti più illustri in 53 anni di proprietà di de Balkany, si ricordano Frank Sinatra e re Juan Carlos di Spagna.

Dal 2015 in poi è passato di mano più volte, fino alla proprietà attuale che organizza crociere per nababbi.