Saturday, 12 July 2025
Informazione dal 1999
Pubblicato il 11 July 2025 alle 10:58
Olbia. Undici anni, due appalti: il primo niziato nel 2013, il secondo nel 2023. Entrambi con il servizio di raccolta differenziata porta a porta, ma con risultati assai differenti (e amministrazioni diverse).
Con la rinegoziazione dell'appalto per la raccolta dei rifiuti solidi urbani, per gli olbiesi è arrivata una doppia beffa: il Comune dovrà sborsare 6 milioni di euro in più di soldi pubblici e i cittadini dovranno sborsare molto di più per la Tari, a fronte di un servizio che al momento non accenna a migliorare (ma la speranza è anche l'ultima a morire).
Lecito chiedersi, però, qual è stato l'andamento delle tariffe Tari negli ultimi 11 anni. Sono diminuite? Sono aumentate? Ebbene, si può dire che gli aumenti sono stati quasi sempre costanti.
Limitiamoci, per amor di semplificazione, alle sole utenze domestiche e a una famiglia tipo di 3 componenti: nel 2014, la quota fissa al metro quadro era di 2,19 euro, mentre la quota variabile era di 98,25 euro.
Nel 2015, le tariffe cambiano: diminuisce la quota fissa al metro quadro che passa a 1,81 euro e aumenta quella variabile a 136,30 euro.
Di seguito, una tabella che illustra in maniera sintetica le tariffe dal 2016 al 2025:
Anno | Quota fissa (€/m²) | Quota variabile (€) |
---|---|---|
2016 | 2,08 | 108,15 |
2017 | 2,07 | 142,03 |
2018 | 2,03 | 145,40 |
2019 | 1,96 | 126,24 |
2020 | 1,96 | 126,24 |
2021 | 1,60 | 181,23 |
2022 | 1,56 | 189,20 |
2023 | 1,52 | 193,27 |
2024 | 1,17 | 213,48 |
2025 | 1,34 | 261,64 |
Dal 2016 al 2024, la quota fissa è calata costantemente: una diminuzione complessiva del 43,75% in 8 anni.
Tuttavia, nel 2025 si registra una inversione di tendenza, con un aumento del 14,53% rispetto al 2024.
Dopo una crescita importante tra 2016 e 2017 (+31%), la quota variabile ha registrato un calo nel 2019 e una stabilizzazione nel 2020.
Dal 2021 in poi si assiste a un aumento costante, culminato nel 2025 con un +22,57% rispetto all’anno precedente.
Complessivamente, dal 2016 al 2025, la quota variabile è aumentata del 142%.
Includendo anche il 2014 e il 2015, si evince quanto segue. Dopo una prima riduzione nel 2015 (–17,35%), la quota fissa oscilla leggermente fino al 2020, poi subisce un netto calo tra il 2020 e il 2024, con un minimo nel 2024. Nel 2025 si registra una modesta risalita (+14,5%), ma i livelli restano comunque ben al di sotto della soglia pre-2016.
Dopo un primo balzo nel 2015 (+38,7%), la quota variabile oscilla fino al 2020, poi esplode a partire dal 2021 con incrementi a doppia cifra quasi ogni anno. Tra il 2023 e il 2025 l’aumento è particolarmente rilevante, con un +35,3% in soli due anni.
Cosa si può concludere? Per quanto riguarda la quota fissa:
diminuisce di quasi il 40% in 11 anni;
politica di contenimento apparente, ma compensata da rialzi altrove.
Invece, per quanto riguarda la quota variabile:
aumentata di oltre il 166% dal 2014 al 2025;
dal 2021 al 2025 la sola quota variabile è cresciuta del 44,4%.
Nonostante una diminuzione della quota fissa, l’aumento vertiginoso della quota variabile comporta un notevole aggravio della bolletta TARI per le famiglie. A partire dal 2021 in particolare, il carico economico è cresciuto in modo importante, con un’impennata ulteriore nel 2025.
Da notare che nel 2021, Olbia aveva ancora il vecchio appalto in essere. In definitiva? Paga Pantalone.
11 July 2025
11 July 2025
11 July 2025
11 July 2025
10 July 2025
10 July 2025
10 July 2025
08 July 2025
08 July 2025
08 July 2025
08 July 2025