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Olbia, progetto ex Consorzio Agrario. M5S: no all'eco-mostro alto 30 metri

Olbia, progetto ex Consorzio Agrario. M5S: no all'eco-mostro alto 30 metri
Olbia, progetto ex Consorzio Agrario. M5S: no all'eco-mostro alto 30 metri
Angela Galiberti

Pubblicato il 07 September 2016 alle 11:14

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Un palazzo al posto dell'ex Consorzio Agrario con tanti uffici pubblici. I grillini olbiesi dicono "no": è solo un eco-mostro.

Olbia, 07 Settembre 2016 - Durante lo scorso consiglio comunale, i consiglieri hanno approvato il progetto di riqualificazione dell'Ex Consorzio Agrario: una vecchia struttura situata sulla rotatoria che collega Corso Principe Umberto a via Genova.

Il progetto prevede la realizzazione di un mega-palazzo in acciaio e vetro a ridosso di una zona fortemente antropizzata e vista mare che ospiterà uffici pubblici. Il Movimento 5 Stelle, guidato in consiglio comunale da Teresa Piccinnu e Roberto Ferinaio, è più che perplesso rispetto a questo progetto.

"Il Movimento 5 Stelle olbiesedice no alla delibera approvata il 5 Settembre scorso dalla maggioranza consiliare, con la quale siprospetta l'inizio dei lavori per un eco-mostro alto quasi 30 metri, nel cuore della città, al posto dell'ex ConsorzioAgrario, e chiede a gran voce un passo indietro da parte della Giunta, nel rispetto delle norme in vigore e atutela dei cittadini", spiega il Movimento 5 Stelle in una nota stampa.

I grillini olbiesi sono contrari al progetto per diverse ragioni. In primis poiché l'opera verrà realizzatain deroga rispetto alle normative. "Innanzitutto l’opera è stata progettata e verrà interamente realizzata da privati che usufruiranno di una derogaper “ pubblica utilità “ sulle altezze e sulla superficie". Non solo: il M5S è perplesso anche sulla motivazione che ha spinto l'approvazione dell'opera, ovvero la necessità di ulteriori uffici pubblici nella zona.

Altro punto sul quale il M5S esprime perplessità riguarda i parcheggi, i quali verrebbero realizzati sempre in deroga. "Dovrebbero essere seminterrati in un’area in cui è quasi certo che si trovino reperti archeologiciimpossibili da rimuovere o arginare con opere di qualifica", spiega Roberto Ferinario, consigliere comunale di minoranza e ingegnere.

Secondo i consiglieri grillini, "Tale deroga sovraccaricherebbe ulteriormente la zona del Centro Storico già al limite del carico urbanistico sostenibile", tant'è che i residenti dei condomini nelle immediate vicinanze chiedono "chiarimenti per ciò che riguarda le distanze dai fabbricati"

"La legge primaria, sovraordinata rispetto a quelle locali, è inequivocabile: stabilisce che qualora le distanzerisultino inferiori all’altezza del fabbricato più alto, la nuova distanza da applicare non è quella di 10 metri mabensì quella del fabbricato più alto - continua lanota stampa del Movimento 5 Stelle Olbia -. Cioè circa 30 metri. Ciò comporta che il progetto attualmente passato inconsiglio comunale sarebbe viziato da una illeggittimità di fondo che ne renderebbe inapplicabile larealizzazione. Di conseguenza anche l’aggiudicazione del bando sarebbe da rivedere in quanto frutto dipresupposti errati. I residenti sono già sul piede di guerra e stanno ultimando i ricorsi. Qualora dovessero, comeè quasi certo, vincerli, ci sarebbe un danno erariale milionario per il Comune, tenendo conto del fatto che èprobabile che assieme ai ricorsi vi siano quelli alla giustizia civile dei singoli cittadini coinvolti, oltre che deiprogettisti partecipanti al bando di progettazione".

"In ultima analisi -concludono i consiglieri del M5S, Teresa Piccinnu e Roberto Ferinaio - trattandosidi un bene alienato realizzabile anche con fondi privati ci sarebbe una plusvalenza nel suo valore. Vorremocapire se è giusto che un privato usufruisca di deroghe pubbliche per trarre un vantaggio economico, come cisarebbe da capire se la parcella di progettazione di oltre un milione di euro sarà a carico del comune se ilprogetto non dovesse essere realizzato".