Wednesday, 30 April 2025
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Pubblicato il 16 April 2025 alle 14:35
Olbia. Il Consiglio comunale ha approvato, con 21 voti favorevoli e 6 astenuti, il Piano Particolareggiato del Centro di Antica e Prima Formazione di Olbia. Il provvedimento, votato lo scorso 11 aprile, è già esecutivo. Il piano interessa l’area storica della città, corrispondente alle zone B1 e B2 del cosiddetto “centro matrice”, ed è stato redatto in adeguamento al Piano Paesaggistico Regionale (PPR).
L’obiettivo è preservare l’identità architettonica e paesaggistica del cuore urbano di Olbia, spesso compromesso da interventi fuori contesto, materiali inappropriati e alterazioni visive.
La nuova disciplina urbanistica introduce regole puntuali su demolizioni, ricostruzioni, tinte, materiali, impianti tecnologici e pubblicità. Gli edifici storici non potranno essere demoliti o alterati nella struttura, mentre gli immobili non tutelati potranno essere oggetto di interventi, ma solo secondo le indicazioni contenute nelle schede tecniche.
Tra le prescrizioni: niente alluminio anodizzato, griglie a vista, saracinesche metalliche, pannelli sandwich o luci RGB. Le facciate dovranno rispettare proporzioni storiche, e ogni intervento sarà valutato anche sotto il profilo paesaggistico. Il Piano del Colore individua una palette precisa per tinteggiature coerenti con il contesto urbano.
Tra le novità più discusse, il divieto di installare le key box, le cassette con combinazione per il self check-in degli affitti brevi, considerate antiestetiche e poco sicure.
Il piano prevede anche la cessione volontaria gratuita di porzioni di suolo come condizione per nuovi ampliamenti o modifiche volumetriche, con possibilità di agevolazioni sugli oneri concessori.
Durante la discussione in aula, il sindaco Settimo Nizzi ha aperto i lavori parlando di un provvedimento che "offre finalmente una visione generale per definire con chiarezza la qualità urbana del centro storico". Secondo il primo cittadino, si tratta dell’“ultimo tassello necessario per completare il sistema del centro matrice”.
L’assessore all’Urbanistica Sebastiano Monni ha illustrato il piano come “uno studio tecnico ma anche estetico”, spiegando che sono stati censiti “138 immobili tra le zone B1 e B2”. L’obiettivo, ha aggiunto, è quello di “rendere Olbia più sicura, bella ed europea”.
La presidente della Commissione Urbanistica Cristina Mela ha definito il piano “un progetto che conserva l’identità storica della città, ma tiene conto anche delle esigenze attuali dei residenti”.
Il consigliere Gianluca Corda ha parlato di “un piano ben fatto, che può dare nuova vita a spazi oggi abbandonati”, mentre Eugenio Armando Carbini ha evidenziato anche un aspetto sociale: “Ci sono aree degradate dove vivono persone ai margini che spesso creano disagio tra i residenti. Intervenire urbanisticamente può significare anche restituire sicurezza e vivibilità”.
Il consigliere Antonio Loriga, pur riconoscendo l’importanza del piano, ha sollevato dubbi sui servizi: “Attirare nuovi residenti è positivo, ma servono parcheggi. Su questo il piano è ancora debole”. Ivana Russu ha ricordato che “il lavoro parte da lontano, dal piano adottato nel 2013, ed è stato portato avanti con coerenza”.
Pietro Carzedda ha definito il piano “un provvedimento di ampio respiro che restituirà al centro dignità, verde e qualità della vita”, ringraziando progettisti e amministrazione. Infine, Antonio Libero Sanciu ha parlato di “un intervento che restituisce attenzione e dignità al nucleo più autentico della città”.
Il piano è stato redatto dall’architetto Cristian Taras, su incarico del Comune, e riguarda una porzione del centro matrice esclusa dalla variante approvata nel 2013. Ha ricevuto il parere favorevole della Commissione Urbanistica e degli uffici tecnici. Il passo successivo sarà la verifica di assoggettabilità alla VAS, come previsto dalla normativa nazionale.
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