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Olbia: tartaruga strappata alle fiamme durante l'incendio di Muddizza Piana

L'incendio è divampato domenica 27 luglio

Olbia: tartaruga strappata alle fiamme durante l'incendio di Muddizza Piana
Olbia: tartaruga strappata alle fiamme durante l'incendio di Muddizza Piana
Patrizia Anziani

Pubblicato il 31 July 2025 alle 17:10

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Olbia. Ci sono storie che meritano di essere raccontate, storie di chi cerca di rimediare con tutto se stesso al male gratuito perpetrato ai danni della natura e degli esseri viventi innocenti. Storie che ci restituiscono fiducia nell'umanità e ci ricordano che, anche nel mezzo della devastazione, esistono gesti capaci di riaccendere la speranza.

Un gesto di straordinaria umanità ha illuminato le drammatiche ore dell'incendio che ha devastato la zona di Muddizza Piana il 27 luglio 2025. Tra le impegnative operazioni di spegnimento e contenimento delle fiamme, un agente del Corpo Forestale di Olbia ha compiuto un salvataggio che ha toccato il cuore di tutti i presenti: una testuggine è stata letteralmente strappata alle fiamme che minacciavano di avvolgerla.

L'episodio si è verificato durante le concitate fasi di intervento, quando le squadre di emergenza erano impegnate nel difficile compito di arginare il fronte del fuoco che avanzava minacciosamente verso le abitazioni della zona. Durante la situazione critica e i pericoli connessi alle operazioni antincendio, con spirito di abnegazione e una determinazione che onora l'intero Corpo Forestale, un operatore non ha esitato un istante a sfidare il fuoco per strappargli dalle fiamme il piccolo rettile in difficoltà.

Il gesto, immortalato in una fotografia che ritrae l'uomo con il casco protettivo e l'equipaggiamento antincendio mentre tiene delicatamente l'animale tra le mani, è diventato simbolo della sensibilità e dell'attenzione verso ogni forma di vita che caratterizza gli operatori impegnati nella tutela ambientale.

La testuggine, una volta recuperata dall’Agente Forestale e dai due operai di Forestas, ha ricevuto le prime cure, è stata rinfrescata e ha potuto mangiare e idratarsi. Ora si trova al Centro Recupero Fauna Selvatica di Bonassai.

Qui riceverà tutte le cure necessarie da parte degli specialisti veterinari, che valuteranno le sue condizioni generali prima di un eventuale rilascio in natura in un'area sicura.