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Olbia, Omar Obino conquista il titolo di Campione italiano

L’atleta supera un grave infortunio e porta a casa il prestigioso trofeo

Olbia, Omar Obino conquista il titolo di Campione italiano
Olbia, Omar Obino conquista il titolo di Campione italiano
Barbara Curreli

Pubblicato il 13 July 2025 alle 08:00

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Olbia. Omar Obino, campione italiano nello sport ma sopratutto nella vita, un uomo, un atleta di bodybuilding che ancora una volta ha dimostrato come l'impegno, la passione, ma sopratutto il credere in se stessi sia fondamentale per raggiungere i propri traguardi.

Arriva in questo mese di luglio un titolo che mancava per coronare una carriera agonistica straordinaria: il titolo di campione italiano. Obino, 49 anni, vanta un percorso sportivo che parla da sé: Campione d’Europa, vicecampione all’Arnold Classic Ohio e all’Olympia Spain nel 2016, vincitore del Mister Universe IFBB e della Diamond Cup di Roma nel 2023. Due volte finalista tra i Top Six ai Campionati del Mondo (5° nel 2016, 6° nel 2022), con un curriculum nazionale invidiabile all’interno della IFBB: doppia vittoria al Ludus Maximus, primo posto alla "Notte dei Campioni" e un secondo posto agli Italiani, tutto nel 2016.
 
Poi, il buio: un gravissimo incidente ha interrotto tutto. Ma la rinascita è arrivata nel 2022, con un secondo posto alla Proteina Cup,un altro podio agli Italiani e la vittoria assoluta al Colosseum. Nel 2023, un altro prestigioso secondo posto all’Internazionale di Rimini Wellness e ancora un argento agli Italiani.
 
Con grande determinazione, l’atleta non ha mai mollato. E al quarto tentativo, è arrivato il tanto agognato titolo di Campione italiano. Nel 2023, si è anche aggiudicato il Mister Universe nella categoria Over 40, conquistando inoltre uno splendido terzo posto nella Open, categoria senza limiti di peso.
 
"La soddisfazione più grande? - racconta Obino - Avercela fatta dopo l’ennesimo, durissimo infortunio: una lesione alla schiena con espulsione di almeno 12 ernie, comprese le protezioni vertebrali. In poche parole: impossibile gareggiare. Ma la volontà ha superato ogni limite. La mente ha vinto sul corpo".
 
"Un ringraziamento speciale va a tutte le persone che mi hanno davvero sostenuto in questo lungo percorso, e al dottor Bellabona, l’unico medico che ha creduto fino in fondo nel mio recupero, diventandone – a tutti gli effetti – uno degli artefici, in fin dei conti conclude Obino - non bisogna arrendersi mai, i sogni possono avverarsi, anche da grandi".