Sunday, 28 September 2025
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Pubblicato il 28 September 2025 alle 12:00
Olbia. Nasce "In Pare", Insieme, due parole che riuniscono il concetto di solidarietà, inclusione, aiuto, sostegno e comunità.
Lo spazio delle Casermette in via Mameli a Olbia è stato ieri il palco in cui è stata presentata l'iniziativa o meglio il Patto di collaborazione tra le associazioni operanti in città: prime firmatarie sei associazioni alcune più storiche, altre di recente costituzione, ma tutte convergenti verso l'obiettivo comune della comunità unita e riunita in cui si lavora per il prossimo, coinvolgendo tutte le parti sociali con azioni mirate e curate da chi sul territorio opera e conosce le realtà.
Le sei rappresentanti delle sei associazioni si sono alternate raccontando l'ambito in cui operano, quali sono le azioni che mettono in campo, a far da moderatore e al contempo ricreare la cornice e il contesto di presentazione la dottoressa Francesca Ena, presidente dell'organismo di Coordinamento (insieme a lei nel direttivo la segretaria Giovanna Pollio) e figura cardine di una delle sei associazioni il Laboratorio Interculturale per l’Integrazione ODV (LABINT), l'associazione che conta più di 30 anni di attività si occupa di integrazione delle persone che vengono da altri paesi e sono ora stabilmente presenti nel nostro territorio con attività fondanti quali ad esempio la scuola di alfabetizzazione, spazio di interazione e comunicazione, non solo scuola in senso stretto.
"Il nostro logo - racconta Francesca Ena - è formato da sei onde che indicano il movimento, la realtà in movimento, che si intrecciano con sei linee colorate che rappresentano le nostre sei associazioni, la nostra storia sviluppata nell'ambito del terzo settore anche in tempi differenti, questo è il nostro percorso di crescita: l'idea è mettere a valore quello che ci accomuna per dare nuovo smalto alle associazioni nelle quali lavoriamo e continueremo a lavorare, che manterranno le loro identità, ma al tempo stesso dargli forza, dargli ulteriore valore e possibilità di intervento all'interno del tessuto sociale nel quale fino ad ora abbiamo operato". Non manca la condivisione del percorso di formazione e delle competenze acquisite in questo lungo periodo precedente al patto.
Successivamente è stata presentata l'Associazione Culturale Mediterrarte attraverso le parole di Federica Catasta: "associazione giovane che compie quest'anno 15 anni di attività, noi ci occupiamo principalmente di promozione culturale e siamo più legati al mondo dell'arte, da 14 anni organizziamo una rassegna di teatro per le scuole, il nostro obiettivo è fare una divulgazione dell'arte a 360 gradi". Catasta aggiunge: "non è vero che non c'è niente, le realtà ci sono, magari spesso operano in maniera isolata e riconoscerci e farci lavorare in gruppo ci porterà a fare qualcosa in più, qualcosa di più grande".
Terza Associazione: Note di Luce di San Simplicio ODV, a raccontare questa realtà nata nel 2020 l'anno della pandemia è l'avvocato Simona Giua che partendo dalla realtà del coro parrociale ha cominciato a occuparsi con gli altri partecipanti a diversi progetti di solidarietà, tutti valori condivisi su cui - sottolinea Giua - non si può scendere a compromessi, bisogna fare sempre un passo in più, per andare verso il prossimo". Nel tempo abbiamo sviluppato diversi progetti legati all'infanzia, ai bambini".
New Generation on the wave APS è stata presentata attraverso le parole e la testimonianza di Nivia : "una società di recente costituzione, nata nel 2022, a seguito di un progetto del Comune di Olbia e in seguito sviluppata anche durante il progetto legato alle lotta alle discriminazioni. New Generation raggruppa persone provenienti da diverse parti del mondo, in città ci sono tantissime comunità di stranieri che abitano nel territorio e si sentono parte della città. Noi siamo partiti da questa osservazione: non chiederti mai cosa può fare il tuo paese per te, ma che cosa può fare tu per il tuo paese".
Prende parola a seguire Giovannella Calaminici, presidente dell'Associazione Amici di Gabriele ODV e mamma di Gabriele, il giovane che ha perso la vita in un incidente stradale, tra gli intenti dell'associazione: "aiutare i giovani ad affrontare le problematiche legate all'ambiente scolastico e non solo, ci occupiamo del contrasto al fenomeno dell'abbandono scolastico e dell'inclusione sociale e alla prevenzione dei diversi disagi giovanili che si stanno sviluppando".
Chiude la presentazione Laura Putzu presidente de Le Misericordie ODV, associazione nata nel 2018 come costola della Caritas. "La nostra associazione - spiega Putzu - promuove valori come la carità, la solidarietà e l'inclusione, l'attenzione verso le fasce deboli, le persone senza fissa dimora, lavoriamo in collaborazione con i Servizi sociali di Olbia occupandoci delle loro necessità primarie, ma cerchiamo anche di realizzare progetti ad hoc che possano garantire il rientro nella società di queste persone".
Tra le righe del Patto leggiamo: "sottoscriviamo questo Patto con la consapevolezza che la comunità non si dà per scontata, ma si costruisce, si coltiva, si cura ogni giorno. E che le sfide educative, culturali, sociali e ambientali non si possono affrontare da soli: serve un "noi" competente, plurale e generativo".
L'auspicio è "una partecipazione accessibile, orizzontale e trasversale, continua e trasformativa, creata anche attraverso, eventi pubblici, momenti conviviali, tavoli tematici e percorsi formativi consentiranno di coltivare una cultura civica che non delega, ma partecipa, che osserva e agisce, che non esclude, ma coinvolge. E in questo modo si potrà dare forma a una comunità realmente democratica, generativa e solidale".
Il testo condiviso espone i valori fondamentali che guidano l'azione di un gruppo o organizzazione, tra cui: Solidarietà, Inclusione, Comunità, Uguaglianza ed equità, Diritti umani, Cura dell’ambiente, Democrazia, Cessione di sovranità, Coesione sociale, Responsabilità collettiva.
Questi valori sono alla base di obiettivi strategici e trasformativi, come: Combattere stereotipi e discriminazioni; Promuovere cittadinanza attiva e pensiero critico, specialmente tra i giovani; Valorizzare la diversità culturale, generazionale e di genere; Contrastare marginalità, dispersione scolastica e povertà educativa; Sostenere l’autodeterminazione giovanile, in particolare dei migranti; Promuovere arte, cultura e immaginazione come strumenti di cambiamento; Affrontare fragilità sociali e ambientali con azioni condivise.
In chiusura dell'evento vengono richiamate anche le altre "visionarie" che hanno concepito questo idea, questo spirito di comunità e collaborazione oltre a Giovanna Pollio, Roberta Restifo, Lidia Sanna e Lucia Mutzu, dieci donne a cui si è affiancato nel processo di redazione del patto il professionista Riccardo Mariani.
Conclusione a questo testo rimane: "questo insieme di valori consente di camminare insieme senza perdere identità e profondità, creando nuove possibilità nei luoghi in cui si vive".
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