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Olbia: Lorena Pinna, in arte Lenora Phin, presenta il suo nuovo disco

Energia metallica e introspezione pop per un viaggio in "Un altro universo"

Olbia: Lorena Pinna, in arte Lenora Phin, presenta il suo nuovo disco
Olbia: Lorena Pinna, in arte Lenora Phin, presenta il suo nuovo disco
Laura Scarpellini

Pubblicato il 01 October 2025 alle 15:15

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Olbia. In occasione dell'uscita del suo ultimo lavoro discografico, incontriamo Lorena Pinna, artista dalla vitalità contagiosa e dalla personalità audacemente multifacetica. Sul suo profilo social campeggia un invito: "Siate folli, sognatori, appassionati, ispirati e coraggiosi, e non vivrete più di rimpianti" — parole che sembrano racchiudere la sua essenza, fatta di temperamento esuberante, passione travolgente e impegno sincero.

Il nuovo singolo "Un altro universo" segna il debutto del nome d'arte Lenora Phin, testimonianza di come in Lorena convivano due anime contrapposte eppure complementari, capaci di dar vita a sonorità inedite e sorprendenti. Un progetto che l'artista porta finalmente alla luce, pronta a far brillare la sua musica sulla scena contemporanea.

Mi parli di lei, quali sono le sue origini e come sia arrivata ad Olbia

"Nasco e cresco a Padru un caratteristico paesino della Sardegna nord orientale che sorge nella stupenda Valle del Lerno. Poi un giorno finiti gli studi, mi trasferisco in quella che diventerà la mia seconda casa, cioè Olbia. Questa bellissima città che si affaccia sul mare mi ha letteralmente stregata, ed anche piacevolmente poco lontana, dal mio paese d'origine".

Qual è stato l’istante o l’episodio che per lei ha segnato la svolta abbandonando le influenze metal per iniziare così una vera e propria mutazione verso il pop/rock attuale?

"Se mi fermo a pensarci un momento posso dire che l'episodio che mi ha portato verso il cambiamento attuale pop/rock, e che riaccendendo così la voglia di scrivere pezzi miei come in passato, sì, quella scintilla me la ricordo bene. Tutto è successo durante il Covid: due miei amici musicisti, un bassista (Flaviano Deiana) ed un chitarrista affermato, buttano giù della musica. Uno dei due mi regala questo brano in fase embrionale, dicendo che con tutti gli anni di gavetta che avevo fatto e per la persona che sono, avrebbe voluto farmi un grande regalo. Accetto questo gesto con grande gioia, perché riaccende in me quella scintilla, quella fiamma dentro, mai andata via, ma solo assopita dallo scorrere della vita quotidiana. Quindi prendo questa musica, scrivo il testo e la linea melodica della voce, ma mancavano ancora degli arrangiamenti. Ecco quindi che chiedo aiuto ad un altro mio caro amico chitarrista, Alessio Lorusso, con il quale completiamo gli arrangiamenti ed iniziamo una collaborazione con un'intesa unica, che porterà alla realizzazione di tutti gli altri brani dell'album (EP).

In che modo quella che ormai possima definire la "sua città sul mare" ha influenzato il suo processo creativo e il modo di raccontare le storie nelle sue canzoni?

 "Essendo abituata fin da piccola a stare in mezzo alla natura, stare vicino al mare mi ha aiutato nei momenti in cui dovevo riconnettermi con me stessa. La natura è madre terra, andavo al mare a respirare a pieni polmoni, e a sentire il rumore delle onde. Arrivava la quiete, e così ero pronta a ripartire con la mia solita energia che, a detta di tutti quelli che mi
conoscono, è inesauribile. Quando quell'energia si attiva, da' sempre vita alla musica che ho nel sangue".

Qual è stata la sua esperienza più significativa tra palco e televisione (Rock tv e altre emittenti) che cosa le hanno insegnato a comunicare con il pubblico oltre la musica?

"Il modo in cui comunico con il pubblico, creando una connessione, arriva molto forte quando mi lascio andare e sono libera di esprimermi. In quel momento sento che lascio che siano la mia anima e la mia energia a parlare, sia nella musica che nella vita. Certo è che con la musica mi faccio capire meglio, ed il pubblico tutto ciò lo sente. Tutti i palchi sia quelli importanti e non, mi hanno dato e mi danno ogni volta la forza di voler continuare su questa strada non facile da percorrere. Per una che lavora come una matta durante tutto il giorno e poi fa musica la sera, e poi scrive, e poi fa tanto altro ancora, ce ne vuole davvero tanta di carica e convinzione. Ma sicuramente, sopra tutto, quello che amo di più è fare musica".

Se dovessi descrivere la tua musica come una "energia" da far percepire al pubblico, quale sarebbe la tua frase-mantra o immagine sonora che ripeteresti prima di entrare sul palco?

"Sicuramente un mantra per la mia musica potrebbe essere "respiri di luce", e un'immagine sonora invece "un'eco che si espande".