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Le novità della Serie A: le nuove regole del VAR e i casi più controversi

Le novità della Serie A: le nuove regole del VAR e i casi più controversi
Le novità della Serie A: le nuove regole del VAR e i casi più controversi
Olbia.it

Pubblicato il 30 September 2025 alle 16:03

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Stagione nuova, circolare nuova dell’A.I.A.: l’annata 2025/26 di Serie A porta con sé diverse modifiche regolamentari che mirano a rendere il gioco più veloce, trasparente e corretto. In particolare, tra le novità ci sono due regole già sperimentate con successo in Premier League che riguardano la gestione del tempo da parte dei portieri e un cambiamento significativo nelle comunicazioni decisionali del VAR. Scopriamo nel dettaglio cosa prevedono queste modifiche e in che modo possono influenzare il gioco nel rettangolo verde.

“Announcement” del VAR: la spiegazione in diretta

Tra le novità più attese c’è sicuramente il cosiddetto Announcement del VAR, ossia la possibilità per l’arbitro di comunicare pubblicamente le decisioni derivare dalla revisione al monitor. Una volta concluso il processo di valutazione, l’arbitro esegue il gesto dello “schermo TV” e, tramite microfono collegato agli altoparlanti dello stadio e alla diretta televisiva, può illustrare in maniera chiara la decisione finale. Secondo il designatore Gianluca Rocchi, non esistono limiti di tempo rigidi: l’obiettivo è consentire al pubblico di comprendere immediatamente le motivazioni alla base delle scelte arbitrali. La spiegazione avviene esclusivamente in caso di on-field review (quando il tecnico di gara viene richiamato al monitor) o di overrule (ovvero un intervento oggettivo del VAR). La norma era già entrata in vigore lo scorso anno, in occasione delle semifinali e della finale di Coppa Italia, ma non essendoci stati interventi VAR non si è potuto assistere all’esordio di questa grande novità. Al di là degli aspetti tecnici, è interessante notare come queste modifiche abbiano anche un impatto su altri settori legati al mondo del calcio. Ad esempio, c’è una crescente attenzione verso i portali di scommesse sulle partite di Serie A, che oggi basano le proprie quote su criteri precisi come quelli del fuorigioco e del VAR, soprattutto quando un’azione dubbia può influenzare l’esito di una partita e, di conseguenza, il risultato delle giocate effettuate dagli utenti.

Gli otto secondi del portiere

Anche i portieri vengono toccati da questa circolare, con l’introduzione della regola degli otto secondi, già applicata con successo al Mondiale per club. Il portiere nella propria area non può trattenere con mani o braccia il pallone per più di otto secondi prima di rimetterlo in gioco, anche se lo fa rimbalzare a terra o lo lancia in aria. L’arbitro stabilisce il momento in cui l’estremo difensore acquisisce il controllo della sfera e conta visibilmente gli ultimi cinque secondi alzando la mano. La sanzione consiste in un calcio d’angolo assegnato alla squadra avversaria, dalla parte più vicina alla posizione del portiere al momento dell’infrazione. Questa regola ha l’obiettivo di velocizzare il gioco e ridurre le strategie di trattenute per perdere tempo da parte della squadra in vantaggio.

 

Il doppio tocco sui calci di rigore

I nuovi cambiamenti chiariscono anche la gestione del doppio tocco durante i penalty. Se il tiratore colpisce il pallone accidentalmente con entrambi i piedi o con l’appoggio subito dopo il calcio, le conseguenze dipendono dal risultato del tiro: se la rete viene segnata, il rigore va ripetuto; se il penalty non viene trasformato, si assegna un calcio di punizione indiretto, a meno che la squadra difendente non ne tragga vantaggio. Questa regola mira a rendere più lineare l’esecuzione dei rigori e a ridurre le interpretazioni soggettive, garantendo maggiore uniformità nelle decisioni arbitrali.

Gli errori storici della Serie A sotto la lente del VAR

La massima serie italiana è costellata di episodi controversi che con le nuove regole dell’A.I.A. avrebbero potuto essere gestiti con più chiarezza. Un esempio emblematico è il caso Fiorentina-Inter 3-3 del 2019, quando nei minuti finali l’arbitro richiese il check al VAR per valutare un possibile rigore a favore della formazione toscana per un fallo di mano di D’Ambrosio. Nonostante le immagini evidenziassero chiaramente che si trattava di un tocco di petto, la decisione fu presa senza trasparenza, alimentando polemiche tra i tifosi e i commentatori. Un altro episodio discusso riguarda il gol annullato a Dzeko in Inter-Roma, per un offside millimetrico. La decisione fu presa dopo una lunga revisione al monitor, ma la mancanza di comunicazione lasciò spazio a dubbi. In entrambi i casi, con l’adozione dell’Announcement il tecnico di gara avrebbe potuto spiegare in diretta la motivazione di tali scelte, migliorando la comprensione da parte del pubblico.