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Olbia, la Donna da musa ispiratrice diventa creatrice

Le protagoniste della mostra collettiva “L’Arte di Essere Donna” si raccontano

Olbia, la Donna da musa ispiratrice diventa creatrice
Olbia, la Donna da musa ispiratrice diventa creatrice
Ilaria Del Giudice

Pubblicato il 24 March 2024 alle 06:00

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Olbia. Prosegue il racconto delle protagoniste dell’esposizione collettiva di arte contemporanea promossa da Sonia Ripamonti in Piazza Margherita 7, luogo in cui sarà possibile ammirare le opere della mostra “L’Arte di Essere Donna” fino all’8 aprile. Durante tutto il mese si svolgeranno diversi eventi dedicati alla tematica femminile per evidenziare l’importanza della lotta per i diritti delle donne e per l’uguaglianza di genere, e schierarsi contro le discriminazioni e le violenze sulle donne. Parte del ricavato della vendita delle opere sarà devoluto a favore delle iniziative di Prospettiva Donna, l’associazione impegnata nel combattimento della violenza di genere e nella difesa delle sue vittime per offrire loro condizioni di vita migliori.

L’organizzatrice dell’evento Sonia Ripamonti, sulle piattaforme social sta conducendo delle puntate dove racconta in pillole le artiste che hanno esposto i loro lavori alla mostra, conferendo loro, oltre il ruolo di protagoniste al femminile dell’esposizione, anche la pari importanza delle loro opere nella lotta per i diritti delle donne. In questa mostra, infatti, nata con l’intento di celebrare la Donna in occasione della festa dell’8 marzo, a battersi per la parità di genere non sono in primo luogo le tematiche presenti nei lavori artistici, bensì le donne in se stesse, quali artiste che con qualità e doti personali, nonché fantasia e creatività, danno un messaggio forte in termini di presenza ed espressione.

Di seguito, la presentazione di alcune di loro e delle opere da esse realizzate:

Valentina Dedola è una giovane pittrice di origini teltesi, attualmente residente ad Olbia. Un’artista autodidatta che predilige astrattismo e pittura informale, dove il colore è il protagonista della tela. Il suo mantra “sii l’eroina di te stessa”, risuona con forza nelle sue creazioni trasformandosi in immagini. Dichiara: “Sono molto felice di aver preso parte a questa collettiva di donne e per le donne. A volte ci viene detto che noi donne non facciamo squadra; credo che occasioni come questa dimostrino il contrario. Trovo molto bello utilizzare l’arte per mettere in risalto temi e progetti importanti come questo. Credo che l’arte sia un mezzo immediato e universale per trasmettere un messaggio o un’emozione. Ciò che più mi affascina del mondo artistico è che ogni sguardo può cogliere di fronte ad un’immagine qualcosa di diverso, può provare differenti emozioni e ciò conferisce all’opera molteplici significati. Libertà di espressione per chi crea e per chi guarda”.

Valentina Dedola - "Navigare nella tempesta" - acrilico su tela

Paola Blasi, di origini lombarde, abita ad Olbia ormai da circa vent’anni. Dopo la maturità artistica, si è diplomata in pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera e, successivamente ha frequentato vari corsi di ceramica Raku, Cotture primitive, Tornio, Vetrofusione, Tromple l’oeil e Pittura. Da qualche anno si dedica quasi esclusivamente all’acquarello, tecnica che ama profondamente e che sente più vicina a livello espressivo. Ha partecipato a varie mostre estemporanee e concorsi di pittura, raccogliendo notevoli apprezzamenti. Ha illustrato diversi libri sia con disegni a matita, sia con la tecnica dell’acquerello. La frase che più la rappresenta: “Le mani parlano più della bocca. Urlano in silenzio quello che la bocca non dice". Paola, a proposito della presente mostra ci riferisce: “Considero questa esposizione l’iniziativa perfetta per mettere in luce il ruolo della donna e dell’energia femminile in generale; un tipo di carica davvero necessaria in un periodo come questo, dove predominano materialità, forza bruta, azione violenta e rivalità. Una mostra tutta al femminile dove la donna non è più la musa ispiratrice, bensì il soggetto creatore, è una piccolissima rivalsa per tutte le artiste del passato che sono state dimenticate, messe in disparte e soprattutto per quelle a cui è stata vietata la pittura, considerata allora un atto di ribellione nei confronti del ruolo della donna. L’abbinamento DONNA-ARTE è l’esaltazione di una creatività che è anche accoglienza, ascolto, intuizione, attenzione e cura verso il prossimo. È risaputo che è caratteristica dell’energia femminile il potere terapeutico e, similmente, tutta l’Arte ha una grande capacità di guarigione, qualità che oggigiorno è sempre più studiata come dimostrano diversi studi nel campo delle neuroscienze. Quindi penso che il connubio ARTE e DONNA sia la combinazione vincente per eccellenza”.

Paola Blasi - "L’unione fa la forza; Guardare oltre; Nell’acqua; Freedom voglia di libertà" - Acquarello su carta

Per Cecilia Del Fabbro, invece, l'Arte rappresenta una potente forma di espressione e comunicazione, in quanto con essa è possibile trasmettere emozioni e stati d'animo di tutti i tipi, come pure concetti mentali e nuove idee. Afferma l’artista: “L'Arte, trascendendo le barriere linguistiche e culturali, è d'effetto quasi immediato. È un linguaggio universale. Da bambini abbiamo sperimentato con gioia e stupore il poter creare con una sola matita ed un foglio tutto ciò che era nella nostra immaginazione. E quel disegno per noi prendeva vita. L'arte è un veicolo di informazioni, può essere fonte di riflessione e di consapevolezza, e questa esposizione collettiva ne è una prova. Inoltre può essere terapia grazie alle sue proprietà calmanti e curative e, infine, è sicuramente Libertà. In una società tuttora patriarcale, la donna ancora oggi incontra discriminazione, prevaricazione, sfruttamento, ed anche violenza. Eppure c'è molto bisogno della donna nell’ambiente sociale. La donna è preziosa per le sue doti naturali di sensibilità, forza d'animo e determinazione; per la sua creatività e per le sue notevoli capacità organizzative, per il suo intuito e per la sua innata empatia. La donna non vuole emulare l'uomo, non è in concorrenza con lui: vuole solo essere rispettata in tutto e per tutto come è rispettato l'uomo”.

Cecilia Del Fabbro - "Nudo rosso" - acrilico su tela

Valeria De Filippo Roia, nata in Alto Adige e cresciuta in una famiglia con un papá restauratore, ha vissuto fin da piccola l’arte con i suoi colori e la decorazione l’ha accompagnata in varie esperienze lavorative. Ama impastare i colori e, per lei, l’arte è una forma per esprimere in modo millesimale il creato. Racconta: “Quando creo, mi immergo in un’apnea e tutto intorno a me diventa silenzio. Versare i colori sulla tela é come una danza spontanea, e solo in un secondo momento osservo cosa ne emerge. Per me arte significa esprimere ed osservare. Grazie a questa mostra ho avuto la possibilità di esprimermi e dare il mio contributo attraverso la mia opera”.

Valeria De Filippo Roia - "Donna in evoluzione" - acrilico su tela

Infine, ma non per ultima, Giuseppina Arangino, un’artista a tutto tondo che spazia dalle varie tecniche pittoriche, alla scultura, per approdare anche alla poesia e alla scrittura. Riferisce di sé: “Sono un’autodidatta. Fin dalla giovanissima età ho trovato nell’espressione artistica un mezzo per esprimere, in modo consono, pensieri e sentimenti che non trovavano altro modo. I primi medium sono stati i colori e le parole, divenuti presto pittura e poesia. Ho, da allora, dedicato tempo e spazio alla pittura, ben presto divenuta a olio, cercando sempre di migliorarmi. A dispetto dei molti apprezzamenti ricevuti, non ho scelto l’arte come lavoro principale, benché ne sentissi la mancanza quando non la praticavo e malgrado desiderassi concederle più spazio. Quella per la disciplina medica è stata a lungo una passione concorrente all’arte. Questo conflitto, durato a lungo, si è sciolto nel 2008. Dal 2009 le mie energie sono dedicate in via esclusiva alla creatività artistica. Dopo aver scritto “Sorres”, il mio primo romanzo (ripubblicato nel 2021), ho iniziato a indagare la materia con la tecnica scultorea, che si è presto affiancata alla pittura, nello sviluppo delle mie attività. Nel 2019 ho sperimentato poi l’incisione a puntasecca, dotandomi di un altro potente mezzo espressivo. Dopo un anno di corso presso il Maca’n Printmakers Space, nella città di Cagliari, è nato un libro d’arte figurativo intitolato “Amore”. Dal 2021, infine ho aggiunto alle mie passioni la pittura in acrilico e astratto concettuale”. Proprio oggi, la presentazione del suo libro "Sorres".