Saturday, 23 August 2025
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Pubblicato il 23 August 2025 alle 10:00
Olbia. L'emergenza rifiuti, la raccolta, il servizio e tutte le inefficienze legate alla vicenda da oggi hanno, nero su bianco, anche una richiesta di intervento richiesta dal gruppo consiliare del Partito Democratico.
"Il Gruppo Consiliare del Partito Democratico di Olbia ha protocollato oggi, presso il Comune, una lettera ufficiale indirizzata al Sindaco per denunciare con forza il grave stato del servizio di raccolta rifiuti in città e per chiedere provvedimenti immediati" - si legge nella nota stampa diffusa dagli stessi firmatari (Gruppo Consiliare Partito Democratico, Comune di Olbia: Ivana Russu, Gianluca Corda, Maddalena Corda, Antonio Loriga, Mariangela Marchio, Gaspare Piccinnu).
“Olbia è sporca, il servizio non funziona e i cittadini pagano il prezzo di una gestione fallimentare, i nuovi provvedimenti adottati non risultano efficaci. Non ci sono più scuse: i disservizi sono evidenti e le responsabilità chiare. Il Comune non solo non ha applicato le sanzioni previste dal contratto alla Devizia, ma ha addirittura aumentato il valore dell’appalto. È inaccettabile.”
Nel documento protocollato si chiede:
•Blocco immediato dell’aumento della TARI;
•Decurtazione dell’aumento dalle cartelle già inviate, rimodulando la seconda rata;
•Applicazione delle sanzioni contrattuali fino alla possibile revoca dell’appalto e nuova gara;
•Stop a ulteriori aumenti di costo finché il servizio non sarà all’altezza.
"Particolarmente dura la critica alla motivazione con cui il Comune ha giustificato l’aumento sul portale ANAC: “Adeguamento del servizio di igiene urbana per incremento non preventivabile delle utenze turistiche per sei mesi l’anno. Questa giustificazione è un insulto all’intelligenza dei cittadini. Olbia è una città turistica da sempre. Parlare di un incremento ‘non preventivabile’ è ridicolo: è l’ammissione di una programmazione sbagliata e di una gestione improvvisata”.
Il Partito Democratico di Olbia avverte: “Non ci fermeremo finché non verranno presi provvedimenti concreti. È ora di smettere di scaricare sui cittadini le conseguenze dell’incapacità amministrativa e dell’inefficienza dell’azienda. Basta con le giustificazioni, vogliamo i fatti”.
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