Olbia: Delta Airlines non ha (ancora) attivato voli per la Sardegna

Olbia. Nella serata di ieri, numerosi titoli dal tono trionfante annunciavano un volo diretto tra New York e Olbia operato dalla Delta Airlines. Rullo di tamburi, festa nelle piazze, operatori che si sfregano le mani: peccato però che, allo stato attuale, non ci sia alcuna attivazione perché la compagnia americana ha chiesto agli iscritti al suo programma SkyMiles di scegliere tra tre mete.

Quindi no: non c'è ancora il volo New York-Olbia annunciato su testate di settore, locali e nazionali. Tutto dipenderà dagli iscritti al programma della Delta, i quali hanno la possibilità di scegliere tra tre destinazioni: Malta, Ibiza e Sardegna. Tre mete diverse, le prime due probabilmente molto più note a livello internazionale, la terza siamo noi. Tre destinazioni che coprono, se vogliamo, tre diversi tipi di vacanza e dunque di mercato, ma tutte e tre sono isole del Mediterraneo e tutte e tre hanno un stagione turistica particolarmente oberata durante il periodo estivo.

Le votazioni si svolgeranno dal 25 al 29 agosto e l'idea è quella di far votare la clientela della compagnia, quindi gli appelli ai sardi e agli italiani non clienti della Delta di iscriversi per far "vincere" la Sardegna non hanno molto senso se non quello di cercare di "truccare" il voto. Lo stesso ragionamento vale per i maltesi e i residenti di Ibiza. Se una scelta di mercato deve essere, allora devono scegliere coloro che sono effettivamente interessati alla destinazione - qualunque essa sia.

Ovviamente non sono mete scelte a caso: è chiaro che dall'altro lato dell'Atlantico c'è interesse per il Mediterraneo, le sue isole e per il tipo di vacanza che possono offrire. Tutte e tre le destinazioni, anche se su target diversi, possono offrire divertimento, buon cibo, paesaggi mozzafiato, occasioni di relax e avventure inaspettate.

Posto che saranno i clienti Delta a scegliere, cosa possiamo fare noi? A parte "orientare" il voto, dovremmo lavorare meglio come territorio. A oggi, solo guardando Olbia, ci ritroviamo con un'alta stagione compressa in 3/4 settimane che si traduce in enormi disagi per la popolazione residente. Senza considerare i problemi atavici: la spazzatura, opere pubbliche pensate solo per turisti, eventi in periodi di super-affollamento, strade che non sono in grado di assorbire la mole di veicoli in più, servizi da migliorare e prezzi alti non giustificati.