Wednesday, 20 August 2025

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Tempio Faber Festival 2025: Gavino Loche spiega il “Contemporary Fingerpicking Guitar”

Incontro con Gavino Loche che si racconta tra festival, concerti e “Contemporary Fingerpicking Guitar”

 Tempio Faber Festival 2025: Gavino Loche spiega il “Contemporary Fingerpicking Guitar”
 Tempio Faber Festival 2025: Gavino Loche spiega il “Contemporary Fingerpicking Guitar”
Laura Scarpellini

Pubblicato il 20 August 2025 alle 13:00

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Tempio Pausania. L'affascinante cittadina della Gallura si prepara a una settimana di emozioni, musica e paesaggi mozzafiato: dal 19 al 24 agosto 2025 la città e le alture del Monte Limbara accolgono la XX edizione del Tempio Faber Festival, diretto artisticamente dall'eclettico musicista Sandro Fresi e curato dall’Associazione Culturale Iskeliu. Un omaggio a Fabrizio De André, celebrato nei luoghi che lo hanno ispirato: la Città di Pietra e la suggestiva Gallura.

Quest’anno il tema è nei luoghi di Faber: tre giorni di concerti, incontri letterari, passeggiate culturali, showcooking ispirati alla cucina del cantautore, trekking musicali e attività per bambini. Ogni appuntamento è pensato per far rivivere il legame tra De André e la Sardegna, riproponendo la poetica visione del mondo che ha accompagnato la sua arte.

Il festival si presenta come una città diffusa tra piazze e boschi: Piazza Gallura, Piazza Faber, Piazza Italia e Piazza San Pietro ospiteranno concerti e incontri, mentre il Monte Limbara offrirà trekking, pranzi all’aperto e concerti all’ombra delle sequoie. Un’esperienza unica che unisce musica, natura e momenti di incontro culturale, con Gavino Loche tra i protagonisti della scena.

Il programma del Faber Festival si dipana come un susseguirsi di musica, emozioni e incontri autentici con il territorio gallurese: dal parco Rinaggiu alle piazze della città fino alle pendici del Monte Limbara, ogni giornata racconta una storia diversa. Si parte con spettacoli per bambini, showcooking e un concerto-tributo, per poi offrire dialoghi tra figure legate a De André e momenti musicali intimi con Gavino Loche. Tra passeggiate guidate, appuntamenti tra le piazze, il suono del fingerstyle e le sonorità di Frida Bollani Magoni e Mark Glentworth, fino al trekking musicale tra sequoie e paesaggi mozzafiato, dove interventi sonori e cori tradizionali accompagnano un pranzo contadino a Vallicciola e chiudono con Paolo Angeli e il suo LEMA Tour: un viaggio continuo tra territorio, musica e cultura, sempre in ascolto della poetica di Fabrizio De André e della Sardegna che lo ispira.

Raccontami delle tue origini 
"Sono Sardo. Ho lasciato l’isola a 19 anni, per motivi di studio e lavoro ho vissuto a Bologna e Milano. La musica mi ha portato poi Bristol (UK). Ora vivo tra Sardegna e il resto del mondo".

Gavino, come hai iniziato la tua carriera nella chitarra e quali sono stati i momenti più significativi che ti hanno portato al successo internazionale? 
"Ho iniziato a studiare chitarra a nove anni, ma se devo essere sincero, all’inizio, non ero interessato alla musica. La passione per la chitarra è nata dopo quasi due anni, quando capii che potevo suonare le canzoni che ascoltavo e che mi piacevano.  I momenti più significativi per la mia carriera di chitarrista sono stati, probabilmente, il premio come miglior chitarrista emergente (2010) e subito dopo la vittoria del concorso “Arrangiatevi” che mi portò a conoscere il fondatore di Fingerpicking.net, Reno Brandoni, che mi chiese di fare un video per il canale YouTube… in pochi giorni il video raggiunse 500.000 visualizzazioni e iniziarono a contattarmi diversi marchi di strumenti musicali proponendomi contratti di endorsement. Iniziai a collaborare attivamente con fingerpicking.net stringendo una grande amicizia con Reno (lui e la moglie sono i testimoni delle mie nozze!). Sempre con Reno iniziai l’avventura con le chitarre Effedot (prodotte da fingerpicking.net) e a viaggiare assiduamente in tutto il mondo, soprattutto in Cina, sia per i tour musicali che in veste di Product Specialist per distributori  di strumenti musicali italiani e cinesi.  Registrai il mio primo disco da solista che mi portò al tour negli USA, dove incontrai Jimmy Robinson, chitarrista di New Orleans e,  durante un secondo tour incontrai il chitarrista canadese Adrian Raso. Da allora siamo uniti da una grande amicizia che è sfociata in una collaborazione artistica: un trio chitarristico con un disco in uscita in autunno e un tour Canada e USA in partenza a fine novembre.  
Ci sono stati molti momenti importanti nella mia carriera come l’incontro con Tommaso Galli, della Galli Strings, con la quale abbiamo progettato e realizzato in collaborazione le corde Galli “Fingerstyle”.  L’incontro con il CEO di Mayson Guitars durante una fiera degli strumenti musicali in Germania e la proposta di endorsement che portò alla realizzazione di una chitarra Signature Gavino Loche.  

La tua capacità di muoverti con disinvoltura tra diversi generi musicali è davvero impressionante. Come riesci a integrare stili così diversi nel tuo modo di suonare? 
"Perché amo la musica, non un solo genere: amo il Rock, ma anche la Classica, il Jazz (non troppo per fortuna) e poco il Blues - ce lo dice ridendo- . Quando sento qualcosa che mi piace voglio suonarlo, non importa cosa sia o che genere sia. Spesso invidio i  musicisti che suonano un solo genere, perché si dedicano esclusivamente a quello".

Durante le tue performance, molti spettatori rimangono affascinati dal fatto che sembri suonare due chitarre contemporaneamente. Qual è il segreto dietro questa tecnica e come l’hai sviluppata? 
"La tecnica che utilizzo si chiama Fingerpicking, o meglio, una evoluzione di questo genere ribattezzato: Contemporary Fingerpicking (da qui il titolo del mio metodo didattico “Contemporary Fingerpicking Guitar”. Grazie a questa tecnica posso suonare contemporaneamente (senza l’utilizzo di basi o loopstation) la linea di chitarra, basso e percussioni. L’ho sviluppata cercando di emulare, con la sola chitarra, un’intera band… mi piacciono le sfide.

Sei autore del metodo didattico “Contemporary Fingerpicking Guitar”. Quali consigli daresti a chi desidera migliorare le proprie capacità di fingerpicking e approcciarsi a questo stile? 
"Il consiglio che darei a chi desidera migliorare le proprie capacità di fingerpicking e approcciarsi a questo stile è di acquistare il mio libro (scherzo). Ho deciso di scrivere questo manuale, edito da Fingerpicking.net e distribuito da Curci Edizioni, perché quando cercavo materiale per approfondire queste tecniche, ho trovato tanta confusione sia nelle spiegazioni che soprattutto nella trascrizione delle varie parti (chitarra, basso e percussioni) su spartito.  Quindi la prima cosa che ho fatto è stata elaborare un “nuovo” sistema di scrittura per questo stile: ho elaborato una mappatura delle percussione sulla chitarra e ne ho adattato la scrittura su pentagramma in chiave di percussioni, scrivo, quindi, in notazione, intavolatura e chiave di percussioni. La chitarra acustica nel tempo ha subito una considerevole evoluzione. Le tecniche del Fingerpicking e Flatpicking che rappresentavano la “virtuosa” mutazione di un approccio di tipo ritmico (strumming) nel tempo si sono arricchite di ulteriori ed efficaci modalità esecutive che hanno reso la sei corde uno strumento totalmente innovativo aprendo le frontiere a un nuovo suono e a una tecnica “estrema” trasformando la chitarra in un nuovo strumento senza canoni o limiti di inventiva. Nella mia carriera ho visto che questo modo di suonare “spettacolare” ha attirato sempre più studenti ed essendo estremamente complicato li ha costretti a un approccio molto rigoroso e disciplinato. La completezza del suono, ovvero l’aggiunta ritmica a una tecnica basica, che già di per se dava il senso di “più chitarre”, accende ulteriore curiosità sui suoi infiniti confini rendendola ancora una volta lo strumento che nel tempo ha subito più evoluzioni stilistiche.

In vista del tuo prossimo concerto al Tempio Faber Festival dedicato a Fabrizio De André, quale brano o aspetto della musica di De André ti ispira maggiormente e perché hai scelto di partecipare a questo evento commemorativo? 
"Ti rispondo semplicemente citando una frase tratta dalla canzone di De André Amico Fragile: ”Pensavo è bello che dove finiscono le mie dita, debba in qualche modo incominciare una chitarra”. Ho partecipato al Tempio Faber Festival diversi anni fa e per me è un grande onore potermi esibire nuovamente in una città che amo tanto, durante questo fantastico evento". 

 

Gavino Loche è considerato tra i virtuosi della chitarra, uno dei principali riferimenti della chitarra acustica contemporanea. In scena si distingue per una rara facilità nel muoversi tra generi diversi, offrendo agli ascoltatori la percezione di ascoltare due chitarristi in uno stesso spettacolo. I guest hanno definito la sua esecuzione come sorprendente: “Come fa a farlo?”. Vincitore di prestigiosi concorsi internazionali – tra cui Miglior chitarrista emergente dell’anno (2010), Concorso Italiano Chitarre (2010) e Arrangiatevi! (2013) – Loche è anche autore e docente: ha pubblicato il metodo Contemporary Fingerpicking Guitar (Fingepicking.net) e dirige la rubrica mensile Contemporary Fingerpicking Guitar per la rivista Chitarra Acustica. Oltre all’attività discografica, tiene concerti e seminari in tutto il mondo, testimoniando una carriera che intreccia performance, didattica e confronto globale.

Non resta che prendere posto in Piazza Italia a Tempio Pusania in occasione del Tempio Faber Festival alle ore 20:00, lasciandosi rapire dalla melodia di questo sdtraordinaria misicista, che ci accompagna alla scoperta della sua musica e dal suo amore per la Sardegna.