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Nicolò Barella protagonista a Euro 2020: il gioiellino sardo è pronto a esplodere?

Nicolò Barella protagonista a Euro 2020: il gioiellino sardo è pronto a esplodere?
Nicolò Barella protagonista a Euro 2020: il gioiellino sardo è pronto a esplodere?
Olbia.it

Pubblicato il 24 June 2021 alle 12:19

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Cagliari. Tra i giocatori presenti a Euro 2020 su cui sono maggiormente puntati gli occhi di pubblico e addetti ai lavori, sia per quanto riguarda la nazionale italiana che tutte le altre partecipanti, sicuramente uno dei nomi di maggior interesse è quello di Nicolò Barella. Il giovane centrocampista nato a Cagliari e tra i principali artefici dell'ultimo scudetto interista si candida a essere una delle rivelazioni dell'intera competizione: il campioncino sardo è dunque pronto alla consacrazione? Dalla scuola calcio Gigi Riva a Euro 2020: la splendida carriera di Barella Orgoglio sardo, Nicolò Barella ha mosso i suoi primi passi da calciatore nella sua Cagliari, entrando a far parte già a 5 anni della Scuola Calcio Gigi Riva, fondata dal bomber più amato sull'isola e non solo. È qui che, nonostante la tenera età, il piccolo Nicolò inizia a formarsi sia dal punto di vista tecnico che da quello umano, facendo suoi gli insegnamenti dei grandi e mostrando sin da subito una fortissima personalità. Al tempo stesso talentuoso e grintoso, Barella viene notato due anni dopo dagli osservatori del Cagliari, che non si lasciano sfuggire l'occasione di portarlo nelle giovanili rossoblu, da dove proseguirà l'intero percorso fino alla prima squadra. Inizialmente utilizzato come trequartista e seconda punta, sotto la guida dei tecnici Franco Masia, Gianfranco Matteoli e Gianluca Festa, Barella diviene un giocatore sempre più completo, capace di unire le doti tecniche e atletiche alla propensione al sacrificio, aspetti che lo portano a essere un leader in ogni tappa della sua carriera. Con caratteristiche di questo genere, inevitabilmente Barella ottiene le prime convocazioni in azzurro, dall'Under 15 all'Under 18, fino a giungere giovanissimo all'esordio in prima squadra il 14 gennaio 2015, a soli 17 anni, nella sfida di Coppa Italia contro il Parma e in serie A qualche mese dopo, ancora una volta contro i ducali, a 18 anni da poco compiuti. L'esperienza in B con il Como La prima esperienza di Barella lontano da Cagliari è quella con il Como, in una serie B che annovera proprio i sardi appena retrocessi tra le pretendenti alla promozione. In Lombardia, grazie anche alla presenza di Festa e Matteoli, rispettivamente allenatore e consulente tecnico, Barella vive un'ottima stagione dal punto di vista individuale, nonostante la squadra fosse immischiata nella dura lotta per evitare la Lega Pro. L'anno di prestito, nonostante qualche momento di difficoltà inevitabile per un ragazzo così giovane, fa benissimo al talentuoso centrocampista, a cui il Cagliari decide di dare una nuova opportunità nella massima serie appena riottenuta. Con i rossoblu, Barella dà il meglio di sé tanto da diventare presto titolare inamovibile e simbolo della squadra per i tifosi, che vedono in lui un professionista esemplare, come sottolineato anche dal presidente Giulini in un'intervista alla testata francese So Foot ripresa dal sito centotrentuno.com. Il 17 settembre del 2017, arriva il primo gol in serie A, nel 2-0 rifilato alla Spal, ma dietro l'angolo sono prima l'esordio in Under 21 e poi un'inattesa convocazione nell'Italia guidata da Ventura, al posto di Verratti. A soli tre mesi dalla prima segnatura in massima serie, infine, una nuova grande soddisfazione lo consacra: nella partita contro la Roma, a 20 anni e 10 mesi, Barella diventa il più giovane capitano della storia del Cagliari. Il trasferimento all'Inter e la consacrazione in nazionale Nonostante fosse ormai l'idolo dei tifosi cagliaritani, nell'estate 2019 Barella lascia l'isola per accasarsi all'Inter, una scelta che i suoi supporter hanno compreso e accettato ben consapevoli del suo incredibile talento. Il passaggio ai nerazzurri segna infatti per Barella la definitiva consacrazione nel calcio che conta, un'occasione da non perdere per dimostrare di essere pronto a calcare i maggiori palcoscenici calcistici. In poco tempo, il mediano sardo convince anche Antonio Conte e ottiene il meritato posto da titolare: il 9 novembre 2019 segna la sua prima rete con la nuova maglia in campionato contro il Verona, mentre il 29 gennaio 2020 segna il gol decisivo contro la Fiorentina per il passaggio alle semifinali di Coppa Italia, il tutto senza dimenticare l'esordio in Europa League, la prima rete europea contro il Ludogorec e la sfortunata finale di Siviglia persa per 3-2. Un'annata dunque positiva che gli consente di essere riconfermato come titolare nella stagione successiva e diventare protagonista dell'attesissimo scudetto dei nerazzurri, con 3 gol all'attivo e la nomina come miglior centrocampista della serie A da parte della FIGC. Gli ottimi risultati sul campo con la maglia di club, valgono a Barella la consacrazione anche in azzurro. Dopo la convocazione da parte di mister Ventura, infatti, il centrocampista fa il suo debutto sotto la guida di Roberto Mancini, segna la sua prima rete a 22 anni e un mese contro la Finlandia e diventa infine uno dei maggiori artefici della qualificazione a Euro 2020. Anche in questa competizione, Barella sembra carico e pronto a dire la sua. Certo, le quote per quanto riguarda una ipotetica vittoria dell'Italia agli europei 2020 non sono favorevolissime, considerando la presenza di vere e proprie corazzate come Francia, Inghilterra e Germania, ma lo spirito di squadra mostrato dagli azzurri nel corso delle