Wednesday, 03 September 2025
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Pubblicato il 03 September 2025 alle 17:30
Olbia."Per me la musica è sempre stata una necessità, un linguaggio che ho scelto quando da adolescente le parole non bastavano ad esprimere ciò che avevo dentro. È stata una “voce silenziosa” del mio mondo emotivo a cercare nella musica il mezzo capace non solo di comunicare, ma anche di liberare e sfogare le mie emozioni più profonde. La decisione di dedicare la mia vita alla musica è nata anche dal desiderio di incontrare anime affini, spiriti liberi e fuori dagli schemi, e dal bisogno di seguire una strada diversa, lontana dalle consuetudini, che potesse darmi una vita apparentemente più libera". Così esordisce al nostro incontro Laura Groggia, l'affascinante artista originaria di Olbia che ha trasformato il suo talento in un percorso internazionale tra le destinazioni di lusso. Ogni suo live è un viaggio tra evergreen in chiave sofisticata e glamour, in grado di regalare agli ospiti un intrattenimento elegante e di classe. Con una presenza scenica magnetica e una voce che invita all’ascolto Laura Groggia ha consolidato una reputazione da ambassador della Sardegna nel panorama musicale globale, esibendosi in contesti di alto livello a Porto Cervo, Montecarlo, Milano, Roma, Dubai e Venezia. La sua musica è l'ideale per matrimoni, eventi privati e party esclusivi coniugando eleganza, talento e una bellezza semplice e disarmante, rendendola davvero unica nel suo genere.
Qual è l’approccio che le permette di guidare il suo pubblico in un viaggio attraverso i brani più belli della musica italiana e internazionale, riuscendo a creare un’atmosfera elegante e memorabile?
"L’approccio verso la musica e i brani è sempre lo stesso. Dopo tanti anni di timidezza e di paura di essere giudicata, ho imparato che le canzoni basta viverle o cercare di interpretarle, un po’ come fanno gli attori quando raccontano delle storie, e attraverso la musica a volte sembrano diventare vere. Il mio approccio resta sempre molto umile: semplicemente raccontare storie, cantare belle canzoni che possano arrivare al cuore sia per i testi che per la musica".
In quali contesti si sente più a suo agio tra Porto Cervo, Montecarlo, Milano, Roma, Dubai e Venezia?
"Non esistono contesti in cui io mi senta davvero fuori posto o al mio posto. Ho sempre creduto che non ci siano luoghi di serie A o di serie B, né pubblici di serie A o di serie B. Le orecchie capaci di ascoltare si possono incontrare ovunque, e in ogni angolo del mondo ci sono persone pronte a lasciarsi toccare dalla musica. Forse a volte dipende solo da noi, per allargare il discorso anche ai miei colleghi, a percepire il palco come un amico o come un nemico, a seconda dello stato d’animo. E questo può condizionare il rapporto con il pubblico. Ma con il tempo si impara a superare e ad affrontare anche queste sfide “interiori” trasformandole in parte del viaggio artistico, e umano".
Tanta tecnica vocale con la scelta del repertorio e la sua personalità scenica riescono ad offrire performance adatte a matrimoni, eventi privati e party esclusivi, mantenendo sempre unicità. Quanto lavoro c'è dietro?
"Non ho mai scelto un personaggio da interpretare. Non ho mai costruito la mia immagine sulla base di un’idea o di un’idealizzazione di me come artista. Ho sempre cercato di essere me stessa, nella mia semplicità, pur mettendo in ciò che faccio tecnica e studio. Sono rimasta sempre fedele a ciò che sono. Ed è proprio questo che forse, mi ha portato molto più lontano di quanto potessi immaginare, ad affrontare tanti tipi diversi di eventi e di spettacoli, riuscendo ad adattarmi alle situazioni senza mai stravolgermi".
Quali elementi della sua esperienza come ambassador della Sardegna nel panorama musicale internazionale ritiene essere più significativi per raccontare la tua terra al pubblico globale?
"Non mi sono mai considerata un’ambassador della mia terra. Non mi sento ambasciatrice di nulla… Ho soltanto seguito la mia strada, la necessità di fare della musica la mia vita. Con tutti i sacrifici che questo comporta, con le valigie sempre pronte a partire. Eppure proprio questo percorso mi ha permesso di incontrare artisti straordinari, con i quali ho condiviso palchi, esperienze e sogni, sorrisi e anche lacrime. La musica mi ha ha portato in luoghi meravigliosi del mondo, pur non diventando mai in un personaggio noto. Ma non importa. Perché alla fine so che devo alla musica le opportunità più grandi e gli incontri più preziosi della mia vita".
Guardando al futuro, quali sono le sfide o progetti che vorrebbe approfondire (nuovi generi, collaborazioni, tournée, collaborazioni con eventi di lusso) per consolidare ulteriormente la sua performance ?
"Per il futuro, il mio desiderio è quello di continuare a fare ciò che faccio, con lo stesso amore che fino ad oggi mi ha guidato. Il sogno è quello di dare vita a un mio progetto inedito, al quale ho già iniziato a lavorare da tempo e che spero possa vedere la luce nel 2026".
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