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Olbia, aggressioni nei Pronto soccorso e al Serd: allarme sicurezza e richiesta di tutela

Le sigle sindacali inviano un comunicato pec in regione e al commissario straordinario Contu

Olbia, aggressioni nei Pronto soccorso e al Serd: allarme sicurezza e richiesta di tutela
Olbia, aggressioni nei Pronto soccorso e al Serd: allarme sicurezza e richiesta di tutela
Barbara Curreli

Pubblicato il 01 September 2025 alle 09:00

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Olbia. Dopo le ultime vicende delle aggressioni nei pronto soccorso e al Serd, le organizzazioni sindacali lanciano l'allarme e richiedono maggiori tutele e sicurezza da parte delle istituzioni per gli operatori del settore sanitario.

La sigla Uil Fpl Gallura ha inviato una pec al commissario straordinario Ottaviano Contu, alla Conferenza socio sanitaria e all'assessore Bartolazzi. Questo il testo inviato e sottoscritto dal segretario Vito Langiu.

"Spett.le Commissario straordinario Dott. Ottaviano Contu come organizzazione sindacale denunciamo con forza le continue e intollerabili aggressioni avvenute più volte a distanza di ore nei locali del SERD di Olbia e nei Pronto Soccorso del nostro territorio. Le lavoratrici e i lavoratori della sanità, già sottoposti a elevati carichi di lavoro e condizioni organizzative difficili, non possono e non devono diventare bersaglio di violenze verbali e fisiche. Negli ultimi anni si è registrato un preoccupante aumento di episodi di violenza e aggressioni ai danni del personale sanitario, soprattutto nei “Serd” e “Pronto Soccorso” ma anche nei reparti ad alta affluenza, numerose cronache e rapporti sindacali hanno evidenziato un clima di crescente insicurezza che incide pesantemente sul diritto alla salute dei cittadini e sulla serenità dei lavoratori".

"Il Ministro della Salute, Prof. Orazio Schillaci, è più volte intervenuto pubblicamente sul tema delle aggressioni in corsia, ribadendo - ricorda Langiu - la necessità di “tutelare con azioni concrete medici, infermieri e operatori sanitari che ogni giorno garantiscono il funzionamento del Servizio Sanitario Nazionale” e richiamando l’impegno del Governo verso misure di prevenzione e sicurezza. La legge n. 113/2020 (“Disposizioni in materia di sicurezza per misure atte ad aumentare la sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie”) ha già riconosciuto il fenomeno delle aggressioni in ambito sanitario come un problema di ordine pubblico e ha previsto l’inasprimento delle pene per chi commette tali reati".

Date queste premesse la Uil Fpl richiede: "L’istituzione di posti fissi di Polizia di Stato all’interno dei principali presidi ospedalieri ad alta affluenza e a rischio (Serd e Pronto Soccorso), al fine di garantire un presidio immediato e costante a tutela degli operatori e dei cittadini, e/o in alternativa, l’attivazione di
pattugliamenti dedicati e rafforzati presidi mobili nelle fasce orarie più critiche. L’apertura di un tavolo inter-istituzionale con il Ministero della Salute, Ministero dell’Interno, Prefetture, Aziende Sanitarie, Regione e OO.SS. per definire un piano di sicurezza locale a protezione del personale sanitario. Incentivare la diffusione di campagne per sensibilizzazione agli eventi, tra l’altro già avviate dal Ministero della Salute, contro la violenza sugli operatori sanitari, accompagnate da azioni concrete sul territorio".

La sigla sindacale richiede inoltre " di favorire fin da subito misure efficaci e concrete quali:
a) presenza costante di personale di vigilanza e forze dell’ordine;
b) implementare i sistemi di allarme e videosorveglianza;
c) percorsi di formazione obbligatori sulla gestione delle situazioni a rischio;
d) mappature delle installazioni da definire altamente sensibili e relativo codice di rischio;
e) un vs impegno nel coinvolgimento della parte politica per garantire risorse e soluzioni
strutturali".

"Confidando nella sensibilità delle Istituzioni e richiamando gli impegni assunti dal Ministro Schillaci in più occasioni pubbliche, si resta in attesa di un sollecito riscontro e si ribadisce la
disponibilità del sindacato a collaborare per ogni iniziativa utile.
Questi episodi, ormai quotidiani, mettono a serio rischio la sicurezza del personale e la stessa qualità del servizio offerto ai cittadini. Non accetteremo ulteriori ritardi o risposte formali, ogni nuova aggressione rappresenta una sconfitta delle istituzioni e una lesione dei diritti fondamentali dei lavoratori. Sollecitiamo pertanto un incontro urgente con la Direzione e con i rappresentanti politici competenti di cui alla componente indirizzi, affinché vengano assunte decisioni concrete e non
più rinviabili. La sicurezza sul lavoro non è negoziabile, siamo pronti a mettere in campo tutte le azioni sindacali necessarie per tutelare le lavoratrici e i lavoratori".