Wednesday, 03 September 2025

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Cronaca, Nera

"Olbiamare dove tutto è permesso": cittadino denuncia la mancanza di risposte da parte del Comune

Le segnalazioni cadute nel vuoto nonostante l'aumento della TARI del 20%

Olbia.it

Pubblicato il 03 September 2025 alle 12:45

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Olbia. Due mesi di segnalazioni, solleciti e appelli rimasti sostanzialmente senza risposta. È la denuncia di un residente del quartiere Olbiamare che ha deciso di rendere pubblica la sua battaglia contro il degrado urbano e l'inefficienza amministrativa. La cronologia delle comunicazioni con il Comune di Olbia racconta una storia di promesse mancate e di un quartiere apparentemente dimenticato dall'amministrazione pubblica.

Tutto inizia l'8 luglio 2025, quando il cittadino C.M. invia una dettagliata email all'Ufficio Polifunzionale per il Cittadino (UPC) e a vari assessorati comunali. Nel messaggio vengono elencate numerose criticità del quartiere Olbiamare: "Auto abbandonate e/o prive di assicurazione (auto con targa straniera in via Cesare Pavesi e punto bianca nel piazzale antistante al Teatro Michelucci ecc.)", scrive il residente, chiedendo controlli da parte della Polizia municipale.

Non solo veicoli abbandonati. La segnalazione include anche "carrelli dei vari centri commerciali sparsi in tutto il quartiere (da considerarsi rifiuti ingombranti)", marciapiedi inutilizzabili per "spazzatura e cespugli" e "lampioni non funzionanti (ultimi 2 via Cesare Pavesi già segnalati più volte negli ultimi 3 anni)".

Particolare amarezza emerge dalle parole del cittadino riguardo all'aumento delle tariffe dei rifiuti da parte del Comune di Olbia: "Visto la celerità di approvazione da parte del vostro Consiglio Comunale con cui il 25 Giugno è stato approvato l'aumento delle tariffe TARI per il 2025 di circa il 20%", lamenta C.M., sottolineando come "ci siamo ritrovati fino ad adesso ad avere un servizio inefficiente a prezzi esorbitanti".

Il 30 luglio 2025, dopo oltre tre settimane di silenzio, arriva il primo sollecito: "Purtroppo devo nuovamente riscontrare la mancanza di risposte come sempre da parte degli uffici competenti". Il cittadino riconosce che "l'unico intervento effettuato è stato il taglio dei cespugli", ma per il resto "rimane tutto invariato".

La risposta dell'UPC arriva il 1° agosto 2025 con una comunicazione firmata: "A seguito del suo sollecito, gli uffici competenti nella gestione della segnalazione sono stati contattati dall'Ufficio scrivente, al fine di fornirle, in tempi celeri, riscontro e relativo intervento".

Ma i "tempi celeri" promessi non si sono materializzati. Il 3 settembre 2025, due mesi dopo la prima segnalazione, C.M. torna alla carica per avere risposte concrete: "Malgrado siano passati due mesi dalla prima segnalazione devo constatare la riluttanza da parte della vostra amministrazione a dare risposte ai cittadini". Il cittadino non usa mezzi termini nel descrivere quella che considera un'inefficienza sistemica: "Le mancate risposte probabilmente sono dovute alla mancata capacità ed interesse nella programmazione di interventi per la risoluzione dei problemi esposti".

Nelle sue comunicazioni, il residente dipinge un quadro preoccupante del quartiere Olbiamare: "Il Quartiere Olbiamare in questo periodo (e non solo) diventa zona dove tutto è permesso", con auto parcheggiate che "spesso ostruiscono la circolazione" e servizi di pulizia inefficaci. "Ritengo inutile il passaggio della spazzatrice visto che questa si limita (a causa delle auto parcheggiate spesso in divieto di sosta) a passare al centro strada", denuncia C.M., definendola "solo una spesa per i contribuenti senza nessun beneficio".

 

Il caso di Olbiamare è da qualche anno al centro di numerose segnalazioni da parte dei cittadini non solo per la presenza dei cinghiali, ma anche per la situazione dei rifiuti. Come evidenzia amaramente C.M.: "Vorrei ricordare che Olbia non è solo centro ma esistono anche le zone periferiche spesso abbandonate"

Nella sua ultima comunicazione, il cittadino ha deciso di alzare il tono della protesta: "Visto quanto sopra e visto le già innumerevoli segnalazioni inviate via email e via pec e cadute nel silenzio assoluto e visto le inadempienze riscontrate si Diffida i vari uffici comunali e l'amministrazione comunale ad intervenire immediatamente alla risoluzione delle problematiche. In caso contrario valuteremo ulteriori azioni legali". Un ultimatum che si chiude con un appello carico di sconforto: "In attesa di ricevere vostre gentili comunicazioni sperando che anche questa non rimanga senza alcuna risposta".

La battaglia per vedere il quartiere di Olbiamare pulito, a giudicare dalla determinazione mostrata nelle comunicazioni e dal coinvolgimento dei media locali, sembra destinata a continuare fino a quando le promesse non si trasformeranno in interventi concreti.