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Olbia, cronache semi-divertenti di un viaggio Dis-Organizzato

Il racconto di una giovane in vacanza nel centro Sardegna in trasferta in Gallura

Olbia, cronache semi-divertenti di un viaggio Dis-Organizzato
Olbia, cronache semi-divertenti di un viaggio Dis-Organizzato
Barbara Curreli

Pubblicato il 01 September 2025 alle 19:00

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Olbia. I viaggi e le vacanze possono avere tempi e durate differenti e ricambiare una visita ad una cara amica d'infanzia può costare tanta pazienza e molte ore sui mezzi di trasporto. 

Oggi raccontiamo le avventure di due amiche Maria e Stella che si contraccambiano l'ospitalità tra il Lazio e la Sardegna. Qualche mese fa Maria parte in vacanza per Roma come ospite di Stella. 
Volo Olbia-Roma nelle prime ore del mattino, 45 minuti di durata prevista, ma come racconta lei stessa: "è come se mi avessero lanciato con la fionda, in 38 minuti ero sul suolo della città eterna, ci abbiamo messo di più a fare le operazioni di decollo e atterraggio".

Bellissima vacanza e la promessa di ritrovarsi nell'Isola della loro infanzia, la terra cara ad entrambe, lasciata qualche anno prima da Stella per motivi di lavoro. Stella ha dei parenti in un piccolo centro del Sarcidano, a Laconi, tra colline e montagne, nel cuore della Sardegna e proprio lì trascorre una settimana di vacanza. 

La promessa fatta a Maria va onorata e le due amiche decidono di vedersi proprio a Olbia, la loro anima romantica ha il sopravvento sulla praticità, bandita l'idea di chiedere un passaggio in auto o far arrivare appositamente l'amica per riportarla in costa ecco che parte la caccia al viaggio alternativo.

"C'è il treno - esclama Stella - scendo a Oristano e da lì arrivo in due ore". Più facile a dirsi che a farsi, ecco l'incrocio di coincidenze e cambi mezzi che in una calda serata di agosto ha portato alla rimpatriata delle due giovani.

Volendo trascorrere la mattinata con i nonni Stella decide di partire dopo pranzo, dopo un buon piatto di malloreddus al ragù preparati da nonna Nina, partenza alle 14.25, orario previsto di arrivo ad Oristano 16.02, poco più di un ora e mezza "in questo tempo avrei fatto Olbia-Roma andata e ritorno - esclama Stella.
 
Giunta a Oristano Stella deve recarsi alla stazione dei bus dove al momento è attivo il servizio sostitutivo dei treni per dei lavori su una parte della rete ferroviaria nel nord dell'Isola. Poiché non c'è in quella fascia oraria il pollicino urbano, la aspettano 2 km a piedi, sotto il sole. Arrivata alla stazione il tempo di obliterare il biglietto e attende la partenza del bus per Macomer, no, niente linea diretta, pur di arrivare prima a Olbia, Stella decide di prendere il bus delle 16.52 da Oristano, arrivare a Macomer e da lì prendere la coincidenza con il treno (finalmente!) per Olbia. 

Alla stazione di Macomer la aspetta un altro imprevisto e una corsa da Tom Cruise in Mission Impossible, fidandosi dei cartelloni cartacei corre per attraversare il sottopassaggio e arrivare al binario 2, ma una volta giunta sul posto, mancano 4 minuti alle 18.07, orario di partenza del treno per Olbia, dal binario 2 vede un treno fermo proprio sul binario 1, avendolo notato distrattamente si costringe a tornare indietro di corsa, zaino in spalla e trolley tutt'altro che vuoto al seguito. 

Alle 18.06 Stella si accomoda trafelata sul treno, chiede conferma a due giovani studenti, sicuramente di rientro dalla pausa estiva, sulla destinazione della linea. Il treno 75757 è quello per Olbia. "Meno male - pensa Stella- ce l'ho fatta, ora mi godo le due ore di viaggio e alle 20 finalmente potrò riabbracciare Maria. Certo però che il viaggio è un po' lungo, 250 km con una trasferta di quasi 6 ore, in tutte queste ore avrei girato l'Italia!"
 
Questa è una storia tutt'altro che inventata, racconta la rimpatriata di due mie care amiche che sono state testimoni della pazienza e della perseveranza che spesso necessitano se si deve attraversare la Sardegna con mezzi non propri, con la macchina è tutto più facile, a parte le strade disconnesse, con tante curve e numerose ore per percorrere tratti particolari del territorio. "Ma se non hai la macchina o non guidi allora armati di pazienza, fai le radici quadrate con le coincidenze e i passaggi nelle zone interne, altrimenti la soluzione, tutt'altro che economica e di facile realizzazione resta un elicottero e la pista di atterraggio sul tetto di casa" - conclude ironica come sempre la mia amica Stella.