Thursday, 05 December 2024
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Pubblicato il 08 November 2024 alle 15:00
Olbia. Dalle suggestive architetture dell'Acquedotto Romano alle pietre millenarie della basilica di San Simplicio, passando per gli antichi tesori della chiesa di San Paolo: le bellezze monumentali di Olbia sono tornate a splendere sul piccolo schermo nella quinta puntata di "Sardigna Sagrada. Una terra contàda de sa santidadi sua" (Sardegna Sacra. Una terra raccontata dai suoi santi), andata in onda ieri sera su RTS Radio Televisione Sarda (canale 79 del digitale terrestre).
Il programma televisivo in limba sarda, curato e condotto dall'archeologo Mauro Dadea e prodotto da Gum Production sotto l'egida della Regione Autonoma della Sardegna, ha dedicato la puntata alla figura di San Simplicio, vescovo e martire di Olbia/Fausiana, offrendo ai telespettatori un affascinante viaggio nel cuore spirituale e storico della città gallurese.
La puntata ha offerto un affascinante percorso storico-archeologico attraverso i luoghi simbolo della città, arricchito da spettacolari riprese aeree realizzate con droni che hanno svelato prospettive inedite sia degli esterni che degli interni della basilica di San Simplicio e della chiesa di San Paolo. Presso l'Acquedotto Romano, l'archeologo medievista Marco Agostino Amucano, curatore della Collana Larathanos per l'editore Paolo Sorba, ha presentato il volume postumo di Padre Danilo Scomparin "Olbia Cristiana: San Simplicio e la Diocesi di Civita", frutto di ben dieci anni di meticolosa ricerca storica che getta nuova luce sulla straordinaria importanza di Olbia come centro di diffusione del cristianesimo nell'isola.
Dopo aver salutato Amucano, Dadea ha accompagnato i telespettatori alla scoperta dei tesori nascosti della maestosa basilica di San Simplicio assieme all'ospite della puntata: don Francesco Tamponi, direttore dell'Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Tempio-Ampurias. Le suggestive riprese della chiesa di San Paolo hanno completato questo percorso nella storia, mentre la narrazione in limba del conduttore ripercorreva le vicende del santo patrono della Gallura.
Oggi il conduttore Mauro Dadea, per ringraziare i numerosi telespettatori, attraverso il suo profilo Facebook ha voluto condividere un ricordo personale particolarmente toccante: "Trent'anni fa partecipai a un convegno a Olbia presentando una scoperta importante sull'epigrafe di Aurelia Florentia, una piccola cristiana di appena 4 anni, venerata come martire. Grazie a 'Sardigna Sagrada' e alla disponibilità degli attuali custodi, ho potuto finalmente stabilire un contatto fisico con la sua urna, dopo che i nostri rapporti erano rimasti solo 'virtuali".
Il programma da lui curato e ideato rappresenta un importante contributo alla valorizzazione della lingua sarda, dimostrando come la limba possa essere veicolo efficace per la divulgazione culturale e storica di alto livello. La scelta di utilizzare il sardo per raccontare la storia sacra dell'isola non solo preserva il patrimonio linguistico, ma lo arricchisce di nuove possibilità espressive nel campo della comunicazione scientifica e culturale.
Per chi si fosse perso la diretta di "Sardigna Sagrada", la puntata è disponibile in streaming sul canale YouTube "inlimbaTV"( per la visione digitare qui). RTS proporrà inoltre una replica domenica alle ore 22:00. "Sardigna Sagrada" proseguirà con un nuovo ciclo di tre episodi dedicati ai santi dell'antica Arborea.
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