martedì, 19 gennaio 2021
Informazione dal 1999
Pubblicato il 01 gennaio 2021 alle 17:58
Olbia, 1 gennaio 2020 - È arrivato l'anno nuovo, finalmente! Se n’è andato un annus horribilis, come chiamavano gli antichi romani un anno nefasto, costellato di disgrazie. L’anno appena trascorso è stato davvero orribile, ha portato lutti e sofferenze in tutto il pianeta e ha messo in ginocchio l’economia. Tante persone hanno perso il lavoro e stanno conoscendo la miseria. Stanotte abbiamo atteso la mezzanotte come una liberazione, l’abbiamo mandato via senza tanti complimenti e abbiamo accolto il nuovo anno riponendo in lui la speranza della rinascita.
Caro anno nuovo,
domani sarà il primo giorno,
non sarà poi tanto diverso da oggi,
eppure noi ti carichiamo di doveri,
di responsabilità,
ti supplichiamo
di cambiare i venti
della tempesta distruttrice;
di imporre ai giorni, ai mesi
e alle ore del tuo carro
di spazzare via il male
che ci ha strappato le persone care
senza nemmeno il conforto
di una stretta di mano,
lo stesso male che ci ha rubato la libertà
e in cambio ci ha portato
ansia, precarietà,
morte, dolore e dubbio,
che come un tarlo consuma
la nostra gioia di vivere,
e ci fa temere per i nostri figli.
Eppure, dopo aver maledetto
tuo fratello maggiore
per tanta crudeltà,
io continuo a sperare
e attendo fiduciosa che tutto cambi,
perché voglio rivedere i bambini
giocare felici nei prati,
cantando a squarciagola
le canzoni del domani
che ho sognato stanotte.
Vanna Sanciu
Olbia, 31 dicembre 2020